Serie C, l'arbitro fischia la fine per errore. E poi... scene mai viste
Un 3-2 sofferto in trasferta, ma importantissimo per l’Arzignano nonostante l'inferiorità numerica causata dalla seconda ammonizione del 72′ di Milillo. La squadra veneta sale al settimo posto nel girone A di Serie C e ora spera nei playoff. Cade invece in casa il Vicenza, retrocesso a sorpresa all’ultima giornata dello scorso campionato di B. Nel match valido per la 34esima giornata, però, è risaltato alle cronache anche l’arbitro Giuseppe Mucera della sezione di Palermo, che ha assegnato cinque minuti di recupero, ma ha fischiato la fine un minuto prima.
Come arriva il primo triplice fischio, quello errato
L’azione si svolge così: il forcing finale dei padroni di casa porta alla battuta di un calcio d'angolo. La palla messa in area di rigore diventa preda del portiere avversario, che, probabilmente toccato da un giocatore del Vicenza, finisce giù provocando il fischio dello stesso direttore di gara. Lo stesso che assegna un fallo in favore dell'Arzignano. Da quella punizione assegnata viene immediatamente seguito il triplice fischio con tanto di esultanza dei giocatori ospiti in campo e l'ingresso sul rettangolo verde degli uomini della panchina. Ma un certo punto l'arbitro, inquadrato dalle telecamere, guarda l'orologio e ferma tutti alzando le mani verso il cielo invitando tutti, con un fischio, a riprendere nuovamente il gioco. È un errore che lascia tutti senza parole allo stadio.
Si riparte per un minuto, per il Vicenza il 3-3 non arriva
"Sei pazzo" gridano dalle tribune. Già, perché in realtà nel momento in cui c'era stato quel fallo in area di rigore il cronometro segnava il minuto 94. Questo voleva dire semplicemente che l'arbitro aveva fischiato la fine della partita con un minuto d'anticipo. Mucera sui mette le mani sul volto dalla disperazione una volta capito che aveva preso un abbaglio clamoroso. Immediatamente sono costretti tutti a riprendere i propri posti con la panchina dell'Arzignano che protesta. Si gioca un minuto di più, ma il risultato alla fine non cambia, prima del corretto fischio (stavolta sì) dell’arbitro siciliano. Niente 3-3, trionfa l’Arzignano.