Stefano Tacconi, "un percorso sorprendente": le sue condizioni oggi
Quasi un anno fa Stefano Tacconi - ex gran portiere, tra le altre, di Juve e Nazionale - si sentiva male. Ma non male e basta, male-male. Era il 22 aprile: l’emorragia cerebrale, il ricovero d’urgenza, la rianimazione, i giorni di lotta tra la vita e la morte, la lenta ripresa, i messaggi dei famigliari che raccontavano i progressi, la sensazione di chi da fuori pensava «sì, ok, però, mah...». Però un bel niente: Stefano Tacconi è evidentemente fatto di ferro e altri metalli e, ieri, ha lasciato il letto del “Borsalino” di Alessandria per essere trasferito in una struttura più vicina a casa dove terminerà la riabilitazione. Andrea, suo figlio, a Natale aveva mostrato i progressi del padre in un video, ieri ha parlato Luca Perrero, Direttore di Neuroriabilitazione proprio al “Borsalino”: «Il percorso di Stefano è stato sorprendente. La tenacia, l’impegno, l’umore e la notevole prestanza fisica hanno facilitato il recupero». E forza Stefano.
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