Ferrari, "c'è una talpa a Maranello": la scuderia nel caos
Doveva essere l’auto della caccia al titolo contro la Red Bull, ma dopo due gare si è ritrovata come quarta forza dietro anche ad Aston Martin e Mercedes. La SF-23 è una sorta di grande incompiuta, una via di mezzo tra un passato che ne aveva messo in cantiere il progetto provando a guadagnare velocità e brio nei rettilinei "rinunciando a qualcosa nelle curve", come ammesso dallo stesso Leclerc, ma perdendo in equilibrio aerodinamico. Un difetto tale da provocare una maggiore usura delle gomme che, considerate le sollecitazioni nelle curve, a seconda della mescola, subiscono un deterioramento immediato inficiando le prestazioni dei piloti e delle macchine.
Ferrari, non ci sono equilibri dentro al team
L’impressione è che dietro le quinte ci sia dell'altro scandito da equilibri di potere che non hanno ancora trovato il giusto bilanciamento tra chi è andato via (o è stato mandato via) e chi c'è, da spifferi di scuderia, da fughe notizie che alimentano pressioni e un clima di tensione destabilizzante, malcontento intorno alla Ferrari. Si spiegano anche così le voci sugli addii di figure storiche nell'organigramma come Gino Rosato e Jonathan Giacobazzi o ancora le dimissioni di David Sanchez (avvenute dopo il disastro in Bahrain) oltre alle profonde riflessioni sul futuro da parte del direttore sportivo Laurent Mekies e del responsabile del telaio Enrico Cardile.
Amus: problema talpa all’interno della Ferrari
Voci che hanno rafforzato la convinzione e i timori di Vasseur su quello che i giornalisti tedeschi di Amus raccontano come un "grosso problema interno alla Ferrari": c'è (o c'è stato) qualcuno che finora ha filtrato informazioni parlando anche dei dettagli contrattuali degli ingegneri. "L’informazione su quello di Cardile è stata data alla stampa da alcuni dipendenti della Rossa", la più classica talpa per definizione. Ma non è detto sia una singola persona all'interno della scuderia di Maranello.