Nainggolan, lo sfogo di Sabatini: "Vorrei picchiarlo, quel delinquente"
Neanche Radja Nainggolan è stato in grado di risollevare la Spal. Arrivato nell’ultimo giorno di calciomercato per il rapporto che lo lega a Daniele De Rossi, il 34enne belga ha visto il suo amico-allenatore essere esonerato lo scorso 14 febbraio: neanche l’arrivo di Massimo Oddo è riuscito a risollevare la squadra, che è sempre più ultima in Serie B e proiettata verso una triste retrocessione.
"Iniezioni e morti sospette": dopo la morte di Vialli, bomba di Sabatini
Per Nainggolan il meglio è evidentemente passato, dato che neanche in una categoria minore è finora riuscito a imprimere la svolta che i tifosi si aspettavano da lui, sia a livello tecnico che di leadership nello spogliatoio. Intanto Walter Sabatini ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport in cui ha parlato anche del belga, con il quale ha condiviso momenti importanti alla Roma. “Sono affezionato a tutti i giocatori che ho portato in giallorosso - ha dichiarato l’ex direttore sportivo - quello che più mi ha fatto arrabbiare è Nainggolan”.
Walter Sabatini, addio Salernitana: soldi e commissioni, cosa c'è dietro la clamorosa rottura
“Gli voglio bene come un figlio - ha aggiunto - però lo vorrei a casa mia per picchiarlo: è veramente incontrollabile. È anche un grande calciatore, ma è un delinquente, è uno che se gli metti davanti 7-8 shottini se li scola tutti. Per lui la vita è un gioco, ma ha dei buoni sentimenti. È un esibizionista, avrebbero dovuto aiutarlo di più i suoi compagni, non dovevano assecondarlo ma marcarlo stretto. Lui ha avuto sempre tutto quello che ha voluto, ma in campo è un giocatore di primissimo livello. Quello che gli ho visto fare a Roma non l'ho visto in altri giocatori".