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Il Torino asfalta il Lecce e sogna: 2-0 contro i salentini

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Vittoria importante in chiave europea per il Torino che passa a Lecce per 2-0 nel lunch match della 26/a giornata di Serie A. Incontro deciso nel primo tempo dalle reti di Singo al 20’, che raccoglie al volo uno splendido assist di Miranchuk, e di Sanabria al 23’ che spinge in rete un’iniziativa travolgente di Radonjic sulla fascia sinistra. I granata salgono al settimo posto della classifica con 37 punti, il Lecce perde invece la terza partita consecutiva e resta a 27, in 15/a posizione. Sono i padroni di casa a fare la partita in avvio, stazionando stabilmente nella metà campo avversaria, senza però rendersi mai pericolosi. Gli ospiti, invece, pur lasciando il pallone agli avversari, collezionano un’occasione con la premiata ditta Radonjic-Singo, dopo appena 6 minuti. Ed è proprio Singo al 20’ a portare in vantaggio la formazione di Juric, sfruttando uno schema su calcio di punizione e un cross di Miranchuk su tocco di Rodriguez. Passano altri tre minuti e il Toro è già sul 2-0. L’azione, come ricorda l'Adnkronos, la confeziona Radonjic: scorribanda a sinistra, Baschirotto saltato e cross basso per Sanabria che non può sbagliare da due passi. Settimo gol in campionato, è già record per il paraguaiano in Italia. Il Lecce s’innervosisce, la partita si fa più ruvida. Si sfiora la rissa, fioccano i cartellini gialli ma di gol non ne arrivano più. Si va al riposo sullo 0-2.

 

Nella ripresa il Lecce comincia a venir fuori, complice un fisiologico calo del Torino e anche le forze fresche inserite da Baroni (Colombo e Oudin per Ceesay e Di Francesco). Dopo cinque minuti di secondo tempo arriva il primo tiro in porta dei giallorossi, con un colpo di testa di Oudin neutralizzato da Milinkovic-Savic. Accorgendosi del calo dei suoi, Juric prova a cambiare qualcosa, rinfrescando il centrocampo e le fasce: dentro Ola Aina e Ricci per Singo e Linetty, più tardi anche Vojvoda per Rodriguez. Così la formazione granata si mette in gestione, puntando tutto sui duelli individuali e riuscendo a limitare il Lecce che continua a stazionare nella metà campo avversaria, senza però collezionare più nessun tiro in porta, ma solo tanti tentativi fuori misura. Alla distanza anche gli uomini di Baroni calano e per il Toro è più semplice tenere il vantaggio, difendendosi bene anche sui calci d’angolo.

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