Leclerc, "la sua rovina...": Ferrari, una voce terrificante
Nel giorno del suo ottantesimo compleanno, Arturo Merzario ha rilasciato un’intervista a Il Giornale per ripercorrere la sua carriera in Formula 1 e condividere i pensieri sui piloti attuali. Tagliare il traguardo degli 80 anni non è affatto banale per un uomo che ha cominciato a correre nel 1962 e ha vissuto l’epoca più pericolosa e drammatica: ha visto morire davanti agli occhi un amico come Ignazio Giunti e ha salvato dalle fiamme Niki Lauda.
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A riguardo Merzario ha ripercorso quanto accaduto: “Un amico-nemico. Mi stava un po’ sulle scatole perché mi aveva soffiato un campionato europeo. Poi voi ci avete un po’ marciato su, ma certo non avete inventato nulla. Dopo l’incidente ci sono voluti 30 anni per diventare amici. Quando ho visto l’auto tra le fiamme non ci ho pensato su due volte. Ma se non sveniva non lo salvavo... Si muoveva, si dimenava per uscire con le fiamme sotto il sedere e io non riuscivo a slacciare le cinture. Poi è svenuto e l’ho liberato. Non so come uno magrolino come me, sia riuscito a tirarlo fuori. L’adrenalina mi ha trasformato in superman”.
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Parlando della Formula 1 di oggi, Merzario ha espresso la sua preferenza per Lewis Hamilton: “Dal primo giorno che l’ho visto vincere a Monza la gara di Gp2 ho detto questo qui farà strada. Verstappen? Ha già superato Hamilton. Ma prima di arrivare ha perso un sacco di gare e almeno un mondiale per la sua esuberanza da ragazzino”. Infine un giudizio su Charles Leclerc: “La sua rovina è che lo hanno fatto campione ancora prima di vincere la prima gara”.