Champions, Milan fa 0-0 con Tottenham e vola ai quarti dopo 11 anni
Il Milan fa il Diavolo in una notte da sogno, spunta gli 'speroni' londinesi di Conte con la forza del carattere e vola ai quarti di Champions dopo un assenza lunga undici anni. Contro il Tottenham la squadra di Pioli si rende protagonista di un serata fatta di cuore, coraggio e personalità, come chiedeva alla vigilia il tecnico emiliano, meritandosi l'accesso tra le top eight d'Europa grazie ad una prestazione di autorità e orgoglio, riprendendo così il filo interrotto con la sua storia. Il Milan, forte dell'1-0 dell'andata, ha evitato di speculare sul risultato di San Siro provando a più riprese anche a vincere la sfida conclusa senza reti. Ma il bottino rossonero poteva essere assai nutrito perchè tante sono state le occasioni sprecate per portarsi in vantaggio anche a Londra e chiudere prima i conti senza soffrire troppo nel finale. Al 93' decisiva una parata di Maignan (una sicurezza) su una punizione battuta al centro da Son per la testa di Kane e nei secondi conclusivi del match è Origi ad avere sui piedi la palla della vittoria con la sfera che invece sui stampa sul palo. Ma al là della vittoria mancata e delle chance gettate via (soprattutto con Leao), il Milan è apparso squadra solida, tenace, attenta, vogliosa di tornare tra le otto grandi d'Europa. Ci è riuscita sfruttando la scarsa incisività soprattutto a centrocampo del Tottenham, che non è mai stato in grado di alzare il ritmo del match per mettere il Diavolo alle corde. Merito di una compattezza dei rossoneri (e del segno di sacrificio di tutti, a partire da Giroud) che già aveva mostrato segnali di risveglio nelle ultime uscite di campionato.
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Pioli schiera Maignan tra i pali con Kalulu, Thiaw e Tomori a formare il trio difensivo. A centrocampo mediana affidata a Tonali e Krnic con Messias ed Hernandez sulle fasce. Davanti Leao e Brahim Diaz a supporto di Giroud. Conte conferma la formazione ipotizzata alla vigilia con Forster in porta e Romero e Lenglet e Davies in difesa. Kane unica punta con Son e Kulusevski alle sue spalle.
Sii capisce subito che è un Milan 'indiavolato', sceso a Londra deciso e concentrato. Con il passare dei minuti mette in apprensione il Tottenham, in difficoltà nel prendere campo e ad alzare il ritmo della sfida. L'approccio alla gara, per personalità e intraprendenza, viene dunque superato dalla squadra di Pioli, attenta, rapida e precisa nei disimpegni per oltre mezz'ora di gioco. Al 18', al termine di uno schema su punizione, macchinoso ma efficace, il Milan costruisce una ottima occasione che Messias spreca concludendo a lato dall'interno dell'area senza riuscire ad incrociare e trovare lo specchio. Per aggressione e atteggiamento impavido nel difendere a campo aperto, è un Milan che nel primo tempo soffre pochissimo, mostrando quei segnali di ripresa a livello tattico già evidenziati nella gara con l'Atalanta. Gli Spurs infatti cercano di prendere un po' di ritmo, soprattutto nella fase finale della prima frazione, con una serie di affondi controllati senza patemi dai rossoneri. Il centrocampo regge bene e sono proprio i difensori degli Spurs che provano ad allargare il gioco che vanno in difficoltà (ammoniti sia Romero che Lenglet). Al 36' brivido per il Milan: nel cross deviato di Keane, Maignan ha un grande riflesso e riesce a togliere la palla dallo specchio con il piede sinistro. Poi per gli Spurs ci prova Kulusevski che serve un pallone a Perisic che di testa non può però far altro che colpire debolmente consegnando il pallone al portiere rossonero. Gara di sacrificio di Giroud mentre più in ombra Leao, che ripiega poco per i compagni aspettando l'occasione buonaper l'affondo.
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Anche nella ripresa il Milan entra con la volontà di non speculare sul risultato mentre gli Spurs sono obbligati a dare subito una scossa alla manovra per accelerare, pressare e recuperare lo svantaggio dell'andata. Al 51' doppia conclusione per i rossoneri che si costruiscono l'occasione più pericolosa. Messias entrato in area scarica per Brahim Diaz che riesce a passare tra le maglie bianche ed impegnare Forster che respinge il pallone in uscita. L'azione prosegue nell'area del Tottenham e arriva la conclusione mancina ad incrociare di Leao che spedisce fuori. Conte striglia la squadra, si affida alla panchina per ottenere maggiore spinta e toglie uno spento e abulico per lo spagnolo Porro. La squadra londinese appare più viva ed energica ed il Milan è chiamata a reggere una fase del match a lui sfavorevole. L'ondata è infatti degli Spurs che spingono con insistenza, sale di intensità dal punto di vista fisico chiudendo il Diavolo nella propria metà campo. La squadra di Pioli si affida alle ripartenze, Leao ha una buona chance al 65' ma la sua conclusione in contropiede è troppo timida e si smorza con la sfera che sbatte sulla difesa, subito dopo è Giroud a concludere dopo un tentativo precedendo di Diz che invece di calciare di prima intenzione si intrappola tra le maglie inglesi. Leao ne ha poi un'altra di chance in contropiede sprecata malamente. Stanno diventando troppe le opportunità non concretizzate dal Diavolo che non sfrutta il 'disordine' degli Spurs, che metton in campo tanta fisicità ma poca lucidità. Al 77' la squadra di Conte (che aveva appena gettato nella mischia Richarlison al posto di Emerson) resta in dieci per il doppio giallo a Romero. Il Tottenham è stordito, prova a reagire ma ancora una volta è il Milan ad avere il pallone per chiudere il match con Tonali all'83' dopo un'azione tutta in ripartenza. Ma Tonali si fa respingere il pallone dai difensore da ottima posizione. Il Milan rischia di capitolare ma Maignan riesce a trattenere sulla linea, Poi Origi ha la chance della vittoria ma colpisce il palo. Ma al Milan può bastare anche così. E' una notte gelida ma caldissima per la tifoseria rossonera.
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