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Milan, girano brutte voci su Stefano Pioli: dove si gioca tutto

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Federico Strumolo
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Il Milan è a un bivio: da un lato la possibilità di volare ai quarti di finale di Champions League e, attraverso il campionato, ottenere la qualificazione per la massima competizione europea anche per la prossima stagione, dall’altro il terrore che nelle prossime settimane tutto possa sgretolarsi. Insomma, la sensazione è che la trasferta di domani a Londra contro il Tottenham, per il ritorno degli ottavi di finale di Champions dopo il vittorioso 1-0 dell’andata a San Siro, rappresenti un dentro o fuori per l’intera stagione rossonera. Perché se Stefano Pioli dovesse portare il Diavolo tra le migliori otto d’Europa e centrare i primi quattro posti della classifica della serie A, la stagione milanista sarebbe da considerarsi ottima, seppure non al livello di quella dell’anno scorso, con lo scudetto festeggiato il 22 maggio a Reggio Emilia (ma con questo Napoli c’era poco da fare...).

Ma nel caso in cui il Milan dovesse essere eliminato dagli Spurs di Antonio Conte (che proprio domani sera tornerà in panchina dopo il periodo di riposo forzato in Italia per recuperare dall’intervento chirurgico per un problema alla cistifellea), resterebbe solo il campionato, dove attualmente la squadra è quinta e fatica terribilmente a trovare continuità, per salvare una stagione che rischierebbe di prendere una piega fallimentare. Senza considerare, poi, il lato economico, che ha un’importanza primaria perla proprietà presieduta dal numero uno di RedBird Gerry Cardinale. Approdare ai quarti di Champions, dopotutto, garantirebbe un passo in avanti dal punto di vista commerciale, attraendo nuovi sponsor o possibili investitori. Oltre, ovviamente, a garantire ricavi da non sottovalutare dall’Uefa.

ULTERIORE PASSAGGIO
Il Milan ha già incassato circa nove milioni e mezzo di euro per la qualificazione agli ottavi e se ne assicurerebbe altri dieci e mezzo in caso di ulteriore passaggio del turno (e la cifra va più che raddoppiata, considerando l’incasso del botteghino - contro il Tottenham fu addirittura di oltre nove milioni l’incremento del market pool, il marketing ed eventuali premi dagli sponsor). Intanto la speranza di Pioli è di ritrovare Brahim Diaz, autore dell’unico gol dell’andata, per la trasferta londinese. Il trequartista spagnolo ha saltato l’ultima giornata contro la Fiorentina per una distorsione, ma anche ieri ha lavorato a parte a Milanello. Gli ultimi dubbi verranno sciolti durante la rifinitura di questa mattina verso mezzogiorno (prima della partenza per la capitale inglese, in programma alle 16 da Malpensa), ma pare ormai scontato che il giocatore di proprietà del Real Madrid potrà partire al massimo dalla panchina. A giocarsi la maglia da titolare sono, quindi, Charles De Ketelaere, più offensivo, e Rade Krunic (è lui il favorito), per garantire più sostanza, con la mediana che sarà composta dagli intoccabili Sandro Tonali e Ismael Bennacer (e il centrocampista algerino ci crede: «Arrivare fino in fondo? Siamo qui per giocarcela - le sue parole - e, anche se sappiamo che sarà molto difficile, nulla è impossibile. Certamente la Champions è qualcosa di grosso, ma non c’è niente di troppo grande in quello che facciamo. Dobbiamo puntare a questi obiettivi, per noi deve essere normale»).

LUNGO INFORTUNIO
Davanti l’augurio del popolo milanista è che possa tornare a fare la differenza Rafael Leao, a secco da nove partite consecutive tra tutte le competizioni (l’ultimo centro il 14 gennaio contro il Lecce in campionato) e in gol solo in un’occasione in Champions League, nello 0-4 del 25 ottobre in casa della Dinamo Zagabria nel girone. Intanto ieri è stato inserito nella lista Uefa Mike Maignan, al posto di Ciprian Tatarusanu, una formalità dopo che l’estremo difensore francese era stato escluso per il lungo infortunio al polpaccio. Gli altri non in lista sono Vranckx, Adli, Dest e Bakayoko e Ibra. Cosa di non poco peso, anche perché ieri è risuonato l’allarme Giroud: ha la febbre e non si è allenato, Pioli conta di averlo lo stesso a disposizione, ma non è certo la miglior notizia della vigilia. Arbitra il francese Turpin. 

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