Juventus, "qualcuno in spogliatoio piangeva": situazione fuori controllo?
Una sconfitta che fa male e che non migliora l’ottavo posto della Juventus in classifica. Senza penalizzazione, i bianconeri sarebbero secondi al pari dell’Inter, con 50 punti, ma oggi in realtà ne hanno 35. Ed è per questo che Massimiliano Allegri nonostante la sconfitta ha invitato i suoi calciatori a mantenere la calma, tornando anche sul fatto che, con i punti conquistati sul campo, la sua Juventus sarebbe seconda in classifica al pari dell'Inter: "I ragazzi devono stare sereni e tranquilli — le parole del tecnico toscano ai microfoni di Dazn —. La squadra ha fatto 50 punti, è normale che stasera si poteva battere la Roma, arrivare a 38 e avvicinare l’Atalanta. Momentaneamente saremmo secondi ma di fatto non lo siamo, bisogna essere forti e ripartire. I ragazzi stanno facendo qualcosa di importante”.
Allegri: “I ragazzi stiano sereni, i miei complimenti per quello che stanno facendo”
Facendo anche riferimento alla follia commessa da Moise Kean che si è fatto espellere dopo soli 40 secondi dal suo ingresso in campo, il tecnico toscano ha sottolineato che i suoi calciatori non devono lasciarsi andare al nervosismo o a gesti inconsulti: "Non bisogna cadere in frustrazione — le parole di Allegri ancora — I ragazzi devono stare sereni, gliel’ho detto anche dopo la partita. Non deve crollare il mondo addosso in questi momenti. Dall’esterno tutti parlano di tecnica e tattica, ma nella storia del calcio non è mai esistita una situazione come quella che ha subito la Juventus quest’anno. Devo fare i complimenti ai ragazzi per quello che stanno facendo e che una partita non può far cambiare”.
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Allegri: “Qualcuno nello spogliatoio piangeva"
Massimiliano Allegri, parlando a Sky, ha poi ribadito che al momento la sua squadra, al netto della penalizzazione, sarebbe seconda in classifica e che questa situazione ha creato grosse difficoltà ai suoi calciatori: "Siamo un po’ fragili, ho visto i ragazzi nello spogliatoio — conclude il livornese —. Erano delusi, amareggiati, qualcuno piangeva. A livello mentale è uno sforzo importante. Ma i ragazzi devono stare tranquilli, fare il nostro percorso e continuare a lavorare. Il nostro obiettivo è arrivare in fondo al campionato tra le prime quattro e momentaneamente siamo secondi, perché dobbiamo guardare al campo. Quello che succedere fuori a noi non deve interessare. Se guardiamo la classifica, finisce che qualcuno si deprime".
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