Juventus seconda in classifica? Allegri gode: i bianconeri fanno paura
Si dice che un animale ferito diventi ancora più pericoloso e, allora, non deve sorprendere che la Juventus, incassata la penalizzazione in classifica, faccia paura a tutti. Con lo spettacolare 4-2 nel derby della Mole contro il Torino di martedì sera, la Vecchia Signora ha festeggiato la quarta vittoria consecutiva in campionato, nonché la settima gara di fila senza sconfitte tra tutte le competizioni (sei vittorie e un pari, nell’andata dello spareggio di Europa League contro il Nantes). Insomma, Massimiliano Allegri pare tutto a un tratto aver ritrovato le certezze che erano invece mancate nei mesi scorsi: prima la sua Juve era spaventata, ora ha di nuovo grinta, ieri la squadra si disuniva alle prime difficoltà, oggi rimonta senza battere ciglio. E la classifica è lì a testimoniarlo: la Juventus è adesso settima a 35 punti, sei in meno dell’Atalanta, nove della Roma e dieci della Lazio quarta in classifica. Senza il -15 inflitto per l’ormai nota inchiesta sulle plusvalenze i bianconeri sarebbero addirittura secondi in classifica, con tre lunghezze di vantaggio sulle milanesi (il Napoli, comunque, resterebbe lontanissimo: sarebbe a +15).
PEZZI DA NOVANTA
Il distacco dalla zona Champions League, certo, rimane ampio, ma chiunque sarà pronto a scommettere che, in cuor suo, Allegri stia cullando il desiderio di cercare la rimontona verso l’Europa che conta. Anche perché la rosa a disposizione del tecnico è forte, ha qualità e adesso stanno tornando a pieno regime tutti i pezzi da novanta. Federico Chiesa sta ultimando il rodaggio e il perfetto assist per il 3-2 contro il Torino firmato da Gleison Bremer ne è la dimostrazione, Dusan Vlahovic sta ritrovando fiducia e condizione atletica e poi c’è Paul Pogba. Martedì sera è bastato il suo ingresso in campo per far esplodere l’Allianz Stadium, felicissimo nel ritrovare il centrocampista francese 2481 giorni dopo la sua ultima presenza in maglia bianconera e a sette mesi e tre settimane di distanza dall’atterraggio da Miami che segnò il ritorno dell’asso 29enne alla Vecchia Signora (poi il calvario, con la lesione del menisco laterale del ginocchio destro patita già a luglio, la scelta di rinunciare all’intervento per la terapia conservativa, per poi essere costretto a finire sotto i ferri a settembre con la speranza di giocare il Mondiale in Qatar con la Francia, ma dover alzare bandiera bianca per una ricaduta a fine ottobre). In campo il francese non ha ancora deliziato: 14 palloni giocati, 4 duelli di cui 3 vinti, 2 contrasti aerei entrambi a suo favore e un tiro dalla distanza, respinto da Wilfried Singo. Per le giocate da fenomeno ci sarà tempo, ma sicuramente Pogba proverà ad alzare i giri del motore già dalla trasferta di domenica sera in casa della Roma, che rappresenta anche la miglior occasione possibile per mandare un messaggio alle squadre in lotta perla Champions. Perché questa Juve è viva e ora spaventa tutti.