Pressing, recupero palla immediato, attacco alla porta avversaria. Il Milan è tornato dopo la crisi durata un mese, tra gli inizi di gennaio e febbraio. Il successo sull’Atalanta, il quarto consecutivo dopo il trittico di 1-0, è il segno di una svolta che è prima di tutto mentale, caratteriale, attitudinale, nonostante l’Atalanta non stia attraversando un periodo positivo, come si era già visto nella sconfitta di Lecce della settimana precedente. L’ha ammesso anche Gasperini: “Abbiamo dato tutto, ma il Milan era di dimensione superiore”. Il cambio di strategia tattica è stato decisivo. Quando prima del derby Pioli è passato alla difesa a tre, in molti lo hanno criticato. A partire da Sacchi, che considerava la scelta un passo indietro sotto l’aspetto del gioco.
Gasperini, la rissa con il tifoso del Milan al semaforo
Un Milan convincente ha battuto con un netto 2-0 un’Atalanta poco pericolosa in attacco, come dimostra la casella ...Theo può essere un’arma tattica, la leadership ritrovata di Ibra
I risultati danno però ragione al tecnico rossonero: una volta trovata la giusta interpretazione, non conservativa, il nuovo sistema ha portato alla svolta. Con uno stopper in più, il sorprendente Thiaw, la difesa è tornata quella di una stagione fa, che infatti fu la migliore del torneo e risultò decisiva per la conquista dello scudetto. Giocando così, Theo Hernandez torna a essere un’arma tattica: con le spalle più coperte adesso può dare il meglio si sé, vale a dire sprintare e calciare. La ritrovata leadership di Ibrahimovic ha avuto il suo ruolo, scrive in un articolo il Corriere della Sera.
Milan stregato da Thiaw: da dove arriva (e chi è davvero)
Che fare coni 7 milioni di budget avanzati? Se lo è domandato il Milan lo scorso agosto, una volta chiuso l&rsquo...Maignan: “Le mie uniche droghe sono fede, lavoro e vittorie”
"Non sono qui per giocare 5 minuti", ha messo in chiaro lo svedese, che a 41 anni non è affatto intenzionato ad accettare un ruolo da mascotte. E fa bene: già la sua presenza in spogliatoio è stata una scossa terapeutica, il famoso effetto Ibra. Lui tornava dopo 280 giorni, Mike Maignan dopo 161. “Le uniche mie droghe sono fede, lavoro e vittorie” ha scritto sui social il portiere, per mettere definitivamente a tacere le voci (false) circolate sulle cause del lungo stop muscolare, che è costato carissimo. Per lo scudetto è tardi, ma il Diavolo finalmente recupera pezzi e orgoglio.