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Inter, mistero-Handanovic: quella strana scelta di Simone Inzaghi

Claudio Savelli
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Per il Milan è il terzo 1-0 consecutivo. La cura per la rinascita è il cortomusismo che Pioli giustamente non aveva mai considerato prima della crisi. È stato saggio, furbo e capace, il mister rossonero: un passo indietro per tornare a camminare in avanti. La rinuncia ad un pezzo di sé e del proprio lavoro per restituire risultati al gruppo, agli altri, al prossimo. Intelligenza e generosità, segnali di grandezza per un allenatore che ha sì vinto lo scudetto ma è ancora in costruzione. Il Milan recupera le vittorie perché ha ritrovato equilibrio tattico in campo e, con esso, l’equilibrio emotivo. I giocatori che poche settimane fa sembravano persi, ora sono di nuovo dentro il loro standard di rendimento. La ragione è nelle loro caratteristiche: i rossoneri sono calciatori di sistema, ingranaggi che non possono prescindere dal funzionamento del tutto. Ritrovato l’assetto collettivo, Pioli ha rispolverato i titolari. E non se ne priva, giustamente: il momento è troppo delicato per concedere riposo.

Anche l’Inter è più equilibrata rispetto ad inizio anno ma non ha risolto i problemi tattici. È grave, considerando che sono passati parecchi mesi. Non subiva gol da tre gare prima della rete gentilmente offerta all’Udinese dal vecchio vizio dell’arrembaggio. Evidentemente su questo aspetto Inzaghi non lavora abbastanza. Quando si sbilancia per offendere e perde il pallone, l’Inter non applica sistemi difensivi d’emergenza: il centrocampo è assente e gli avversari si presentano in massa davanti alla linea difensiva, che non brilla di luce propria. Non a caso il gol di Mkhitaryan arriva dopo aver faticosamente sventato un pericoloso 2 contro 4 in contropiede. Servirebbe quantomeno continuità nei titolari per trovare le contromisure, invece Inzaghi fa ruotare i giocatori.

 

È vero che c’è la Champions ma nemmeno per i nerazzurri è il momento di applicare un largo turnover, soprattutto se sono coinvolti giocatori finora ignorati. Perché Handanovic all’improvviso per Onana? Perché Lautaro in panchina? Perché D’Ambrosio al posto di Darmian all’intervallo? Così il mister comunica che la gara con l’Udinese conta meno di quella con il Porto e l’Inter gioca per un’ora in punta di piedi - come troppo spesso ha fatto in campionato - nonostante sia e resti sotto tiro di ben 5 squadre, al netto di un eventuale ritorno della Juventus. 

 

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