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Allegri sbrocca in tv: "Sono stanco, le vostre c***", gelo in diretta

Roberto Tortora
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Corto muso e bocca larga. All’ennesima critica giornalistica per una prestazione non eccellente della sua Juventus (ha pareggiato in casa 1-1 contro il Nantes), Massimiliano Allegri non ce l’ha fatta più ed è esploso nel post-partita di Europa League contro Stefano De Grandis. L’escalation di nervosismo è avvenuta quando il giornalista di Sky Sport, presente nello studio a commentare i risultati dei playoff della seconda competizione europea di calcio, ha rivolto questa domanda ad Allegri: “Raccontavi prima del fatto di una Juve che era diventata un po’ molle. Dopo l’1-1 è diventata invece furente, ha attaccato con rabbia. Vuol dire che non esiste più la Juve che può vivere di 1-0 con grande disciplina, cioè vuoi una Juve più aggressiva e più offensiva sull’1-0, deve cambiare questo nella Juve di quest’anno?”.

 


Questa la risposta di Massimiliano Allegri, che ha perso la pazienza: “Non è che io voglia la Juve dell’1-0, perché sennò veramente mi fate diventar matto quando dite queste cose, perché poi dopo mi stufo anche io a sentire queste caz**te che dite, abbiate pazienza. Ho solo detto che quando la palla l’addormentiamo non va bene – spiega irritato l’allenatore livornese - poi se sbagliamo gli ultimi passaggi davanti alla porta bisogna migliorare. Ma non ho mai voluto la Juve che vince 1-0, mai voluta, è un luogo comune che ormai viene detto, continuate a dire robe che non sono vere, inesatte”. De Grandis prova a spiegarsi, ma viene sovrastato dal tono ormai nervoso di Allegri: “Ti spiego io Stefano, è semplice, vai a vedere i numeri delle mie squadre. Sono sempre state miglior difesa e secondo miglior attacco, finito. E il problema è risolto. Le chiacchiere le porta via il vento. Dai dati di fatto non si scappa, dal Milan alla Juventus. Poi vi arrabbiate perché vi rispondo. Se volete vi dico sempre di sì, così almeno siete contenti, vi do ragione e ve la raccontate tra di voi. Le mie squadre hanno sempre fatto dai 70 agli 80 gol, punto. Voi chiacchierate di niente, io chiacchiero di numeri, chiaro? Poco, ma sicuro. Parlate di robe serie, non parlate di niente. Un conto è che la squadra allenti l’intensità in alcune fasi della partita e non va bene, un’altra è che io voglia le vittorie 1-0, sennò mi fate veramente arrabbiare. Cosa vi devo dire? Io la vedo diversa da voi, voi vedete le cose astratte, io quelle concrete. Guarda i numeri e vedi”.

 


I toni della domanda di De Grandis sono stati più che civili e supportati da dati che, almeno per questa stagione, vedono effettivamente una Juventus che vince con il minimo scarto. Sui 16 successi stagionali fin qui maturati, tra Serie A, Coppa Italia, Champions League e poi Europa League, i bianconeri hanno, infatti, vinto di “corto muso”, cioè 1-0 o al massimo 2-1, per la metà delle volte, 8. In generale, anche per gli infortuni prolungati dei giocatori cardine della squadra, la Juventus quest’anno solo a tratti ha fornito prestazioni dominanti, travolta anche dal caso plusvalenze e dall’inchiesta Prisma, che ha portato alla dimissione in massa del cda e dell’ormai ex-presidente Andrea Agnelli. E, in attesa dell’esito del ricorso, affossata anche dal -15 in classifica quando si trovava al secondo posto ed è scivolata ora al nono. Massimiliano Allegri può, però, rasserenarsi, perché Chiesa, Vlahovic e Di Maria sono rientrati stabilmente, Bonucci è andato in panchina contro il Nantes e anche Pogba ricomincia ad allenarsi con continuità. Da qui a fine stagione, chiaramente, l’obiettivo è raddrizzare una stagione nata male, ma che può ancora regalare almeno due obiettivi come la Coppa Italia e l’Europa League.

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