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Vlahovic e tre legni non bastano: la Juve spreca, il Nantes strappa il pari

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 Il cammino in Europa League della Juventus inizia con un pareggio amaro. La Vecchia Signora non va oltre l'1-1 all'Allianz Stadium contro il Nantes, in una gara dominata per lunghi tratti e in cui la squadra di Allegri è stata punita nell'unico tiro in porta degli avversari. La qualificazione agli ottavi resta così in bilico e andrà conquistata in Francia tra una settimana contro una rivale galvanizzata dal risultato positivo raccolto a Torino. Danilo e compagni, dopo il vantaggio iniziale di Vlahovic confezionato dall'intero tridente bianconero, hanno tenuto in mano il pallino del gioco senza riuscire però a dare il colpo del ko ai gialloverdi, che nella ripresa con Blas in contropiede hanno rimesso in piedi la partita. L'assalto finale dei padroni di casa ha prodotto due traverse, di Chiesa e Di Maria, e un giallo al Var in pieno recupero (il tocco di mano in area di Centonze sfuggito inizialmente all'arbitro non ha portato al rigore bensì a un fallo in attacco di Bremer) ma nessun gol. Per un 1-1 che tiene aperti tutti i discorsi per la qualificazione.

Allegri conferma il tridente, schiera Di Maria, Vlahovic e Chiesa contemporaneamente dall'inizio rinunciando a Kostic e dirottando sulla corsia mancina Rabiot. Bonucci parte dalla panchina, a riposo anche Locatelli con Paredes che affianca Fagioli in cabina di regia. Il Nantes replica con una difesa a cinque e un doppio riferimento in avanti, Blas a supporto di Mohamed. La diga eretta dai francesi dura però poco più di dieci minuti: Di Maria si inventa un taglio per Chiesa, che di testa rimette la palla in mezzo per la zampata di Vlahovic. Un gol che porta la firma dell'intero tridente bianconero che indirizza la partita sulle frequenze più gradite alla Vecchia Signora. Di Maria è libero di svariare su tutto il fronte offensivo ed è l'uomo più ispirato, non a caso impegna due volte dalla distanza Lafont, bravo anche a evitare l'autogol di Girotto, protagonista di una maldestra svirgolata.

Gli ospiti, innocui in attacco eccezion fatta per un tentativo dalla distanza del coraggioso Blas, riescono comunque ad arrivare all'intervallo con un solo gol al passivo. E hanno il merito di capitalizzare nella ripresa l'unica vera disattenzione dei padroni di casa. Su una ripartenza infatti la Juve si fa trovare scoperta, la palla finisce a Blas che - complice uno scivolone di Bremer - si presenta davanti a Szczesny, fin lì inoperoso, e lo fredda. La reazione dei padroni di casa è immediata e veemente, ma la serata della Vecchia Signora diventa improvvisamente stregata. Il bolide di Chiesa proprio dopo l'1-1 sbatte contro la traversa, picchia sulla riga e poi accarezza il palo, per terminare la propria corsa tra le braccia del portiere. Anche Di Maria poco dopo disegna una traiettoria insidiosa direttamente su calcio d'angolo, ma anche in questo caso la traversa salva il Nantes. Allegri attinge a tutto il potenziale a sua disposizione dalla panchina, da Locatelli a Kostic, fino a Soulé, Cuadrado e Kean nel finale, ma la Juve non riesce più a trovare il pertugio giusto. Con la beffa finale del fallo in attacco fischiato a Bremer dopo il fallo di mano in area di Centonze. Per una qualificazione che resta in bilico.

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