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Lewis Hamilton contro la Fia: "Non potete fermarmi", perché trema la F1

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Lewis Hamilton è pronto a sfidare la Fia, non essendo disposto a farsi mettere il bavaglio. È infatti stata molto discussa l’introduzione di un divieto per i piloti di rilasciare dichiarazioni politiche, personali o religiose senza avere un’autorizzazione scritta. Il pilota della Mercedes non ha affatto gradito tale imposizione, dato che negli anni si è sempre espresso liberamente, anche su temi sociali molto importanti. 

 

 

Approfittando del giorno della presentazione della nuova Mercedes, il sette volte campione del mondo ci ha tenuto a chiarire di non voler stare zitto nel caso in cui dovesse essere interpellato su un tema che gli sta a cuore: “La Formula 1 non metterà mai il bavaglio a nessuno. La Fia in quanto regolatore chiarirà tutto, al limite ci saranno dei luoghi nei quali per rispetto si dovrà seguire delle indicazioni, siamo in attesa di novità da parte della Federazione”. Per ora Hamilton non è sul piede di guerra, ma è chiaro che le sue parole servono per mettere pressione alla Fia su questo delicato argomento. 

 

 

Tra l’altro sono in molti a pensarla come il pilota inglese, che ha anche incassato il sostegno di Stefano Domenicali, ceo della Formula 1: “Il suo supporto è stato straordinario - ha sottolineato Hamilton - penso che tutti i piloti siano stati molto allineati sulla libertà di parola. Ho saputo di questo divieto durante la pausa invernale ma nulla mi impedirà di parlare delle cose che mi appassionano e dei problemi che ci sono".

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