Donnarumma, mistero a Parigi: "Da quel momento, solo disastri"
Nel magico mondo Disney i tifosi del Milan hanno inserito un nuovo personaggio tra Paperino, Qui, Quo, Qua e Zio Paperone. Trattasi di Gigio Paperumma, portiere del Paris Saint Germain e della nazionale italiana. Colui che fu protagonista assoluto nella vittoria dell’Italia all’Europeo 2021 e che, dopo quelle prodezze che stopparono i tremebondi rigoristi dell’Inghilterra nella finale, non ne ha sinceramente più azzeccata una. L’ultima frittata l’ha cucinata l’altra sera nella gara d’andata degli ottavi di Champions contro il Bayern Monaco. Un tiretto innocuo, non violento, dell’ex juventino Coman che già aveva beffato Gigio e il Psg due anni fa in finale di Champions, è passato sotto il pancione del portiere-pivot lanciato a soli 16 anni e mezzo in serie A dal grande Sinisa Mihajlovic, ai tempi del Milan. La papera al Parc des Princes è l’ennesima commessa nell’ultimo anno e mezzo dal 23enne gigante nato a Castellammare di Stabia che sembra smarrito nei meandri di una crisi profonda. Dopo il turbolento addio al Milan da lui voluto non per soldi ma per denaro, Gigio è l’ombra di se stesso.
Ricapitoliamo l’Odissea di questi 196 centimetri che non danno più sicurezza a nessun difensore del Psg e, ahinoi, di quelli che vestono l’azzurro, a tal punto che il ct Roberto Mancini sta seguendo con un curioso interesse l’ottimo campionato che stanno disputando Meret e l’emergente Carnesecchi. Che sia un momento delicato (eufemismo) per Paperumma lo confermano anche gli osservatori e i quotidiani francesi. Dopo l’errore contro il Bayern l’Equipe gli ha ammollato un sonoro 4 in pagella, Figaro e So Foot un malinconico 5 mentre Le Parisien è arrivato a un 6 stiracchiato per via delle due parate esibite su fiondate di Choup-Moting e Pavard. Il problema è che questo ragazzo non sembra affatto sereno tra i pali. Non lo era lo scorso anno quando fu protagonista di una mefitica staffetta con Navas quando a rimetterci furono entrambi oltre che il Psg.
Storica la topica di Gigio in Champions contro il Real Madrid allorché, su pressing di Benzema, invece di sparare il pallone in tribuna cincischiò, regalando il gol decisivo al Pallone d’Oro 2022. Non andò meglio in nazionale contro al Macedonia del Nord quando venne uccellato da un terra-aria di Trajkovsky. Incertezza che portò alla mancata qualificazione mondiale dell’Italia. E ancora: nella cinquina subìta dagli azzurri contro la Germania, una sua topica spalancò la porta a Timo Werner che ringraziò sentitamente. Più di recente un altro clamoroso errore durante Psg-Marsiglia portò al momentaneo pareggio dei rivali e una seconda papera causò il raddoppio, gol poi annullato per fuorigioco. Il fatto è che il nostro Gigio ad insicurezza sta sommando insicurezza e il portiere eroe di Wembley è soltanto un ricordo. A soli 23 anni e mezzo chi ama il calcio ha un solo desiderio: che Paperumma saluti Paperopoli e, mentalmente, torni il guardiano che aveva stregato Sinisa nel 2016. Per questo lanciamo un monito, c’è ancora tutto il tempo: salvate il soldato Gigio. O, meglio, si salvi da solo.