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Charles Leclerc in Mercedes? Bomba-Turrini, tam-tam impazzito in F1

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Chalres Leclerc in Mercedes? Non una voce di mercato, ma una suggestione rilasciata su Il Giorno dal giornalista Leo Turrini. Alonso firmò nel 2008 per trasferirsi a Maranello nel 2010. Raikkonen si legò al Cavallino nel 2005 sapendo di arrivare nel 2007. E interpellato nel giorno della presentazione sul tema rinnovo — il contratto di Charles con la Ferrari scade alla fine del 2024 — ha spedito la palla in tribuna: “Non è urgente – ha spiegato con un sorriso il monegasco – Ora la priorità è vincere. Quando verrà il momento, ci troveremo per parlare”. Fred Vasseur, che peraltro ha un legame molto stretto con il monegasco, aveva già detto le stesse cose, appena entrato al reparto corse.

Leclerc, l’occhio di Wolff e della Mercedes per il post Hamilton
L’anno scorso, ricorda Turrini, è arrivata la rottura con Mattia Binotto, che ha accentuato un disagio che poteva essere evitato. L’auspicio è che entro l’estate la firma sul sospirato pezzo di carta arrivi (e il discorso vale pure per Sainz, anche lui in scadenza a fine 2024). “Anche perché non è un mistero per nessuno l’interesse di Toto Wolff per il monegasco —prosegue il giornalista — Hamilton, soprattutto se riuscisse a conquistare la sospirata ottava corona, mollerebbe la presa, Lewis ha già raccontato di essere pronto per un’altra vita. A quel punto Mercedes, che peraltro si fida moltissimo di Russell, chi credete andrebbe a cercare? Elementare, Watson”.

 

Leclerc e quel “Forza Ferrari, sempre”
Sempre mercoledì, Charles ha deliziato i fans con una frase da incorniciare: “Forza Ferrari, per sempre”. Intanto, sta per iniziare la quinta stagione a bordo della Rossa. Per due anni ha fatto coppia con Seb Vettel, accelerandone il pensionamento. Nell’ultimo paio di stagioni ha coabitato con Carlos Sainz. I due vanno d’accordo: “Ci spingiamo a vicenda – ha detto Carletto – Ci frequentiamo anche fuori pista, fra padel, golf e scacchi. Poi ognuno vuole essere più veloce dell’altro ed è normale così”. È invece decisamente meno normale che tra il 2019 e il 2022 abbia vinto appena cinque Gran Premi. Seppur non sia dipeso da lui: raramente ha avuto a disposizione una vettura competitiva.

 

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