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Mercedes, sfregio alla Ferrari: durante la presentazione della nuova rossa...

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"Le sensazioni sono buone, anche se ho fatto solo due giri, ma sono abbastanza per capire che tutto sta andando per il verso giusto. E questa è già una cosa positiva”. Ha detto così martedì Charles Leclerc dopo i giri in pista sulla nuova Ferrari. Prima il monegasco, poi Carlos Sainz, per avere le prime impressioni della nuova SF-23 di Maranello. Alla presentazione della nuova vettura della Rossa, in diretta streaming su YouTube, c’era però un intruso speciale… la Mercedes. Proprio così, i social media editor del team delle Frecce d’Argentino hanno avuto il modo di imbucarsi nell’evento dedicato al Cavallino. Lo hanno fatto scrivendo un messaggio nella chat a corredo della trasmissione in diretta della presentazione. Cosa hanno scritto? Ha voluto ricordare che oggi 15 febbraio, alle 10.15 la W14 è stata svelata per la prima volta in stagione.

 

Il lancio della monetina per determinare chi tra Leclerc e Sainz è sceso prima in pista
La presentazione della vettura è stato l'evento culminato con il primo giro in pista a Fiorano. È stato Charles Leclerc ad avere l'onore (e l'onere) del battesimo ufficiale: lo ha stabilito il lancio di una monetina da parte del team principal, Frédéric Vasseur, che ha sorteggiato il numero del monegasco (16) rispetto a quello di Carlos Sainz (55). Ma non era un modo per stabilire chi dei due fosse il primo pilota, anzi su questo il neo manager è stato molto chiaro: "Sosterremo entrambi allo stesso modo ma la Ferrari viene prima di tutto".

 

Per Verstappen Ferrari non favorita. Sainz: “Meglio
Intanto Verstappen non considera la Ferrari come prima rivale. “Meglio, così potremo fargli una bella sorpresa”, dice lo spagnolo. “Red Bull e Verstappen sono campioni uscenti – ha spiegato il monegasco, in maniera più diplomatica – e credo che anche la Mercedes tornerà forte. Abbiamo due team che sono difficili da battere, ma sono convinto che possiamo fare un grande lavoro, e sono motivato". Lo spagnolo invece è stato più diretto: "Lasciamolo stare. Una volta che si scende in pista le parole passano in secondo piano e conta solo il cronometro e la qualità del lavoro. Lasciamolo stare".

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