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Ferrari, un dubbio atroce a Maranello: cosa spaventa Leclerc e Sainz
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Dalla sua nuvoletta Enzo Ferrari avrà sentenziato: «Macchina bella? Solo se vince». E ancora una volta avrebbe avuto ragione il Drake, uno che di trionfi se ne intendeva parecchio. La nuova SF -23 ha un obiettivo preciso, a sentire gli uomini in rosso e Fred Vasseur in testa: il mondiale. Ma l’ambizione sparsa a piene mani nel giorno del vernissage per tifosi, giornalisti -tifosi e social -media è parsa esagerata. Calma. I regolamenti non sono cambiati rispetto al 2022 per cui la SF -23 non sarà tecnicamente così rivoluzionaria rispetto alla vecchia e problematica F-75. Migliore si spera, questo sì.
E ancora: 16 non è solo il numero sul muso della Ferrari di Leclerc ma anche quello degli anni senza mondiale a Maranello. Un digiuno eterno che va dall’iride 2007 di Raikkonen a oggi, maggiore rispetto a quello dei 15 anni trascorsi tra il 1964 (John Surtees iridato) e il 1979 (Jody Scheckter) e minore solo ai 22 passati tra il 1979 e il 2001 (Michael Schumacher). Restano, poi, naturali dubbi legati ai tanti fattori che hanno condizionato un 2022 buono a metà (3 vittorie di Leclerc, 1 di Sainz). Cinque dubbi che elenchiamo non con intenti pessimistici nel giorno della grande festa, ma realistici sì.
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1) Motore. L’asso nella manica di inizio mondiale 2022 si è poi rivelato un tallone d’Achille: gara dopo gara l’affidabilità è venuta meno e il depotenziamento effettuato sulla power -unit per evitare rotture ha fatto perdere troppi gran premi a Leclerc e Sainz. Guai risolti?
2) Strategia ai box. Gli infiniti errori causati da richiami assurdi, gomme sbagliate e altre baggianate hanno fatto perdere il mondiale. Binotto non c’è più (per fortuna...) ma il dies se è rimasto Laurent Mekies. Ehm...
3) Leclerc. Veloce e spregiudicato nei sorpassi, il monegasco deve essere più tattico, imporsi di più agli uomini del box (e a Sainz). Ha quasi 26 anni, ce la farà?
4) Versteppen. Ovvero Red Bull. Spietato l’olandese, una macchina da guerra il team austriaco. Se la Red Bull è quella del 2022, e non vediamo ragioni contrarie, Jos farà tris nel mondiale. Sicuro.
5) Mercedes. Il colosso tedesco risorgerà? Tornerà quello dei 15 mondiali (7 piloti, 8 costruttori) divorati tra il 2014 e i 2021, dopo l’orrida stagione scorsa durante la quale ha vinto un solo Gp con Russel? E il 37enne Hamilton è davvero bollito? A Maranello lo sperano ma temiamo di no.
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