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Milan, "tutto chiaro dopo 10 minuti": morte-rossonera, cos'era sfuggito

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Tre k.o. di fila, 10 gol subiti e due realizzati. Una situazione che fa riflettere in casa Milan, così come la prova nel derby della Madonnina. Stefano Pioli ha optato per il 3-5-2 lanciando Origi al fianco di Giroud, con Rafa Leao in panchina, ma non è bastato. Oltre alla modifica dell'assetto tattico, però, è stato l'atteggiamento dei rossoneri che preoccupa, che mostra la situazione di grande instabilità che si vive all'interno del gruppo rossonero. Fin dai primi minuti il Diavolo è apparso molto remissivo e propenso a voler lasciare l'iniziativa all'Inter, che non si è tirata indietro e per lunghi tratti del primo tempo ha occupato la metà campo avversaria senza mai far uscire gli avversari.

 

 

Rossoneri troppo passavi davanti
Era già tutto chiaro fin dalle prime battute ma nel calcio non tutti i segnali poi portano allo stesso svolgimento della contesa. Un'istantanea chiarisce tutto già al 10′: l'Inter è all'interno nella metà campo avversaria che cerca un varco perché vuole aggredire il match e sbloccarlo subito. Il Milan, invece, si ritrova con 10 effettivi arroccati, compreso Origi a ridosso dei centrocampisti, negli ultimi 35 metri per tentare di chiudere tutti gli spazi. I rossoneri sono stati assolutamente passivi nella prima frazione e hanno lasciato campo ai cugini, senza quasi opporre resistenza fino al limite dell'area. Nonostante il risultato finale sia solo di 1-0, il passivo poteva essere molto più ampio, con i due gol annullati all’Inter nel finale. 

 

 

Milan, nel derby squadra compatta ma troppo preoccupata di subire gol
Nella prima parte della sfida di San Siro, analizza Fanpage, Bastoni e Skriniar si sono mossi, con e senza palla, ben oltre la metà campo avversaria mentre gli interni del Milan, Messias e Tonali, erano costretti a cucire le distanze con il reparto difensivo e con la preoccupazione degli inserimenti di Barella e Mikhitaryan. Mai un recupero del pallone in avanti o lontano dalla propria porta, mai una pressione per ostruire le giocate dei "braccetti difensivi" nerazzurri. Una passività che non poteva portare lontano. L'Inter ha approfittato di questa situazione soltanto in parte, ed è comunque riuscita a portare a casa i 3 punti.

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