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Cassano insulta Zazzaroni: "Non rompere i cog***". La replica fulminante

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Ivan Zazzaroni, nel suo articolo su Il Corriere dello Sport, risponde agli insulti di Antonio Cassano. "C’è tutto Mou nel secondo posto (per carità, provvisorio) di questa Roma che ora ha 8 punti in più e 4 sconfitte in meno rispetto all’anno scorso. C’è una squadra che va oltre le proprie specificità e i propri limiti, apparentemente lunga ma corta, e che dà sempre il massimo di sé. Una squadra che soffre e corre, non accetta di prenderle e si sfinisce, come ieri dopo 70 minuti. C’è Mou che non può fare a meno della sua cristalleria - Dybala, Matic, Abraham, Pellegrini -, ogni tanto vorrebbe preservarla, ma non gli è possibile", scrive Zazzaroni. 

 

 

Che prosegue tirando in ballo Cassano: "E ci sono i critici, gli esteti che non possono sapere cosa passa nella mente, nelle gambe e sotto la pelle dei protagonisti. E c’è il mio amico Antonio C.".  Che in un video, tratto da Bobo Tv, sottolinea Zazzaroni, "prima mi manda a cag*** (grazie a Dio non ho bisogno di incoraggiamenti) e poi dice che non capisco nulla 'perché sono amico di Mourinho e parlo perché amico di Mourinho'. 'Non so perché gli continua a tirare la volata' aggiunge 'lui non è mai stato un grande allenatore, ma sempre un grande comunicatore. A Roma sta facendo disastri su disastri'. Anto’ prosegue segnalando che José ha fatto spendere soldi su soldi e distrutto giocatori come Karsdorp".

Quindi ecco la risposta di Zazzaroni: "L’incipit dell’'aggressione verbale' (suvvia, mi ha trattato con le pinze: ha detto ca*** una volta sola) avrebbe dovuto dissuadermi da rispondergli: 'Ivan Zazzaroni lo conosco dal 1999', ha ricordato, ed è il suo modo di dire che mi vuole bene. Ma la Bobo Tv è la Bobo Tv e bisogna andare in cu... bo anche agli amici per farsi riprendere da siti e affini, altrimenti chi li caga, sempre a proposito di coprofilia: ci si deve accontentare di qualche decina di migliaia di onanisti".

 

 

E conclude: "Per Cassano Mou non sa allenare e io lo difenderei per amicizia. Se fossi suo amico ne sarei orgoglioso: per me rappresenta il punto più alto della panchineria mondiale e della genialità tout court. Non sapendo allenare, a voler dare ragione a Cassano, José sfiora infatti la genialità, avendo vinto tutto e ovunque. Mentre i dirigenti di Porto, Real, Inter, Chelsea, United e Tottenham sono una massa di cogli***che si affidano a uno scarso. E lo strapagano pure". "Forse Antonio, si è sentito chiamato in causa per i guai di Zaniolo che ormai molti trattano come Balotelli - personaggio che si gode la sua paradossale indipendenza giocando sui campi di mezza Europa, non in tv - mentre Nico è avviato a ripetere proprio le imprese del maestro Fantantonio, purtroppo senza avere un minimo del suo talento e della sua simpatia. Che coltivo - ricambiato - dal ‘99".

 

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