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Pogba, il medico con cui ha fregato la Juventus: il retroscena

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Pogba è un duro prezzo che la Juve deve pagare. Sintetizza così il suo pensiero Stefano Agresti su La Gazzetta dello Sport, riguardo al bianconero arrivato la scorsa estate dal Manchester United. Sono passati quasi trecento giorni – per l’esattezza 292 – da quando Paul ha giocato la sua ultima partita da titolare: era primavera, la metà di aprile, e il Manchester United superava il Norwich 3-2. Tre giorni più tardi, lo hanno buttato dentro negli ultimi 10 minuti della gara stra-persa contro il Liverpool (4-0). Poi il nulla: si è fermato per un infortunio al polpaccio, che seguiva quello alla coscia a causa del quale era rimasto fuori un paio di mesi. Quindi, passato alla Juve, è stato il ginocchio a fare crac.

 

 

 

 

Talento di cristallo?
La sensazione è che Pogba sia diventato di cristallo ormai da qualche anno (l’ultima stagione nella quale ha giocato con continuità rimane quella del 2018-19) è fortissima. Tante che, sempre secondo Agresti, in diversi mettono in dubbio l’oculatezza della scelta della Juve, che ha puntato molto su di lui. Facile parlare adesso: quando il francese è tornato in bianconero, per di più da svincolato, ovunque hanno celebrato l’operazione del club. Avrebbe guadagnato dieci milioni netti bonus inclusi, è vero, ma si potevano utilizzare le agevolazioni del Decreto Crescita. Un campione di questa dimensione, merce ormai rara per il nostro calcio, meritava uno sforzo.

 

 

 

Pogba, il sogno Mondiale pagato a caro prezzo 
Poi c’è la questione Mondiale: per inseguirlo Pogba ne ha pagato pegno. Se si fosse invece operato subito, avrebbe probabilmente saltato il Mondiale ma avrebbe avuto l’articolazione ripulita in via definitiva: due mesi e mezzo, più o meno, e sarebbe tornato a disposizione della Juve. Così consigliavano gli specialisti consultati. Ma Paul non si è arreso, finché non ha trovato qualcuno che gli ha detto ciò che voleva sentirsi dire: l’operazione non è indispensabile, può essere sufficiente la terapia conservativa e in questo modo sarai in campo in poche settimane. Pogba ha pensato a se stesso, al Mondiale da salvare, non alla Juve che aveva già iniziato a versare sul suo conto quasi un milione al mese.

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