Serie A, Napoli inarrestabile: 2-1 alla Roma e +13 sull'Inter
Il Napoli si cuce sulla maglia un altro pezzetto di scudetto battendo un'ottima Roma al Maradona per 2-1 e salendo a quota 53, 13 punti sulla seconda che in questo momento è l'Inter. Un segnale forte, se ancora ce ne fosse bisogno, della compattezza di una squadra che ha in Osimhen il miglior realizzatore (e autore del gol dell'1-0) ma anche nelle riserve 'di lusso' un bene prezioso: il gol decisivo lo segna infatti al 86' Simeone, da poco subentrato proprio a Osimhen. In mezzo, al 75', il gol del pari di El Shaarawy che per dieci minuti ha fatto accarezzare ai giallorossi l'idea di portare a casa un meritato pareggio.
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Spalletti sceglie di mettere in campo dal primo minuto Lozano, mentre Elmas parte dalla panchina. Mourinho ormai non fa più affidamento su Zaniolo, in campo si affida alla coppia Dybala-Abraham, mentre per i padroni di casa molto passa per i piedi di Kvaratskhelia e Osimhen. Il Napoli fa la partita nei primi minuti, la Roma si copre bene ed evita rischi. Al 5' è Kvaratskhelia a rompere il ghiaccio con un gran tiro che Rui Patricio riesce a deviare in corner. Al 12' primo squillo Roma: Abraham mette in difficoltà la difesa partenopea e Kim di testa sfiora l'autogol. Adesso è la Roma a prendere il mano il pallino del gioco. Al 17' però gli azzurri salgono in cattedra sull'asse Mario Rui-Kvaratskhelia-Osimhen, che chiude con uno spettacolare gol di potenza e precisione. Il Napoli paradossalmente colpisce nel miglior momento dei giallorossi, che ora devono necessariamente scoprirsi un po' per andare alla ricerca del pareggio. Al 37' prova Dybala dalla distanza ma la palla è alta sopra la traversa. Al 45' è però il Napoli, ancora con Osimhen, questa volta di testa, a sfiorare il raddoppio, ma la mira è sbagliata. Al 48' occasionissima Spinazzola: gran tiro al volo ma Meret è attento e devia in angolo. Si va al riposo sull'1-0 per i padroni di casa dopo un primo tempo equilibrato, risolto da una giocata da fuoriclasse di Osimhen.
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Nella ripresa Mourinho tenta la carta El Shaarawy, che da subito dà un maggior movimento agli attacchi giallorossi. La Roma parte in avanti alla ricerca del pari e chiude nei primi minuti il Napoli nella sua area, ma senza creare grossi pericoli. Al 55' invece il pericolo lo creano i padroni di casa, con Lozano che libera in area Kvaratskhelia che non riesce a concludere da pochi passi, disturbato dalla difesa giallorossa. Un minuto dopo al termine di una bella azione corale arriva al tiro Zalewski, ma la palla termina molto alta sulla traversa. A metà ripresa è il Napoli a riprendere fiducia e campo e a mantenere il pallino del gioco. Al 62' doppia occasione per i giallorossi: sul colpo di testa di Cristante da un metro si oppone bene Meret, sul prosieguo dell'azione arriva al tiro Ibanez ma viene deviato in corner. Sulla ripartenza il Napoli si trova in tre contro due ma Lozano sceglie di tirare: una palla tesa e fortissima diretta sotto la traversa, ma Rui Patricio sventa il pericolo con un intervento perfetto a deviare in angolo. Al 72' Abraham rimedia un infortunio e deve essere sostituito da Belotti. Appena tre minuti dopo, al 75', El Shaarawy riesce a pareggiare sorprendendo alle spalle tutta la difesa del Napoli e insaccando da pochi passi. Al 82' Raspadori, da poco entrato, prova su punizione dal limite ma la barriera respinge. La gioia della Roma per un pari che sarebbe meritato dura però poco: al 86' è Simeone, che ha da poco preso il posto di Osimhen, a riportare in vantaggio i partenopei per un 2-1 che mette ancora altri punti di distacco tra la vetta della classifica e gli inseguitori. Questo Napoli, che vince d'autorità contro una Roma forte che gli ha tenuto testa per 90 minuti, non deve davvero temere nulla nel percorso verso lo scudetto. Se non, forse, se stesso.
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