Zaniolo al Milan? "Ecco a chi conviene": il retroscena sull'affare
Se la sessione di gennaio non ha regalato nemmeno una gioia agli amanti del calciomercato, c’è una trattativa che sta infiammando gli ultimi giorni: Nicolò Zaniolo dalla Roma al Milan. Un affare per nulla scontato, ma che potrebbe fare il bene di tutte le parti in causa. Andando con ordine, nell’ambiente giallorosso si parla da settimane, con sempre più insistenza, del futuro del 23enne azzurro, in scadenza di contratto nel 2024 e infelice dei suoi ultimi mesi nella capitale. Già in estate si era parlato di addio, ma alla fine il giocatore decise di restare in giallorosso con la promessa di un rinnovo (mai arrivato). Ora, però, il club gestito da Tiago Pinto ha accettato l’idea di lasciar partire l’ex Inter, ma solo dietro un’offerta da almeno 35 milioni di euro. Una valutazione eccessiva per il Milan, che al momento avrebbe fatto sapere all’entourage del giocatore (entusiasta dell’idea: il Milan è la prima scelta di Zaniolo) di non andare oltre i 20 milioni, tra prestito e riscatto (con un diritto che si trasformerebbe in obbligo nel caso di qualificazione per la prossima Champions League). La distanza, quindi, è tanta ma non è detto che non si possa ricucire nei prossimi giorni, tra uno sforzo della proprietà rossonera e un’apertura di quella romanista (si parla sempre di americani: RedBird da una parte, Friedkin dall’altra).
CRESCITA ARRESTATA
Anche perché, si diceva, osservando la vicenda pare evidente che il trasferimento di Zaniolo al Milan possa rappresentare la soluzione migliore per tutti. Per il giocatore, che così avrebbe la possibilità di cambiare aria dopo un periodo difficile a Roma in cui pare essersi arrestata la sua crescita, tra qualche infortunio di troppo (in particolare le due operazioni subite al ginocchio), i problemi ambientali e quelli personali. Sicuramente per il Milan, che sta vivendo il periodo più buio della gestione Stefano Pioli. La disfatta in casa della Lazio di martedì, con il 4-0 subito dalla squadra di Maurizio Sarri, rappresenta il punto più basso di un gennaio da dimenticare per il Diavolo, con dei numeri che parlano chiaro. I rossoneri, infatti, hanno una striscia aperta di cinque partite consecutive senza vittorie, di cui due pareggi (Roma e Lecce) e ben tre sconfitte (oltre a quella già citata contro la Lazio, ci sono i ko in Coppa Italia contro il Torino e in Supercoppa contro l’Inter). Nelle ultime due gare il (clamoroso) saldo parla di zero gol fatti e addirittura sette reti incassate, una disparità tra reti segnate e subite in due gare di fila che per il Diavolo non si vedeva addirittura dalla stagione 1997/98.
ALZARE LA QUALITÀ
Senza considerare che la squadra di Pioli ha incassato gol in tutte le ultime sette gare stagionali, subendone almeno due in quattro delle ultime cinque partite. Sia chiaro, il solo acquisto di Zaniolo non basterà a risolvere tutti i problemi rossoneri (che, evidentemente, sono tanti), ma sicuramente alzerebbe la qualità su una trequarti che, a eccezione di Rafael Leao, fatica a trovare continuità. A Brahim Diaz sembra sempre mancare qualcosa per completarsi, Charles De Ketelaere ha ancora bisogno di tanto tempo per ambientarsi e per Junior Messias e Alexis Saelemaekers sono più le prestazioni negative di quelle positive (Zaniolo, tra l’altro, potrebbe giocare proprio in quella posizione, da esterno di fascia destra). E c’è anche chi ipotizza che Messias possa essere inserito nell’affare, permettendo alla formazione di José Mourinho di trovare già il sostituto. La Roma valuterà il brasiliano, ma concludendo la trattativa in un colpo solo iscriverebbe a bilancio una preziosa plusvalenza (considerando che Zaniolo è stato pagato quattro milioni dall’Inter nel 2018), evitando che il suo valore crolli per il contratto in scadenza tra diciotto mesi. Insomma, Zaniolo al Milan conviene proprio a tutti.