Juve in Serie B? "Riparte da Gasperini": lo scenario
Probabilmente i guai della Juventus sono appena iniziati. I 15 punti di penalizzazione decisi dalla Procura Federale potrebbero essere soltanto un antipasto dato che, tra manovra stipendi e partnership con altri club, i bianconeri rischiano come minimo di perdere la Serie A al termine di questa stagione e di essere esclusi per qualche anno da tutte le competizioni europee.
La Juve è malata, non morta: pari show con l'Atalanta. Lookman da paura
In attesa che la giustizia faccia il suo corso, circolano già varie ipotesi sulla rifondazione della Juventus dal punto di vista sportivo. Paolo Ziliani in un tweet ha profilato uno scenario interessante: “Se accettasse di guidare la Juve anche nel caso di una possibile caduta in B, l’allenatore perfetto per programmarne la rifondazione, che giocoforza passerà per i giovani perdendo il club tutte le stelle, è Gasperini”. Tra l’altro ieri sera, domenica 22 gennaio, l’Atalanta del Gasp ha incrociato la Juve di Allegri, dando vita a un incontro spettacolare, terminato 3-3.
"Quanti anni fuori da tutto": Juve, la punizione più estrema
Nel post-partita il Gasp ha commentato a Dazn la sentenza che ha colpito i bianconeri in merito all’indagine condotta sulle plusvalenze: “Questa è una situazione che si è creata nel calcio. Io sono un uomo di calcio, un uomo di campo. Sono felice quando un ragazzo arriva all’Atalanta, lo vedi crescere e va in una grande squadra. Questo è il mio compito. Il resto è nato da situazioni fuori campo. Io della Juventus ho un ricordo di quelli che hanno vinto il Mondiale dell’82, poi dei Trapattoni, dei Lippi, dei Ventrone, dei Vialli, dei Del Piero e tutti quelli che mi hanno permesso di formarmi. Il resto non è mia competenza”.