Di Gennaro, calcio e sostanze proibite: "Lo ho preso direttamente in campo"
Si sta allargando il caso delle sostanze che assumevano i calciatori tra gli anni ’70 e quelli ’90. Il dibattito è partito dopo la morte di Gianluca Vialli, venuto a mancare a causa di un tumore al pancreas. Dopo Dino Baggio, Raducioiu e Bramati, adesso anche Antonio Di Gennaro ha deciso di affrontare il tema: lo ha fatto in un’intervista rilasciata a Repubblica.
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“Il Micoren l’ho preso direttamente in campo - ha esordito l’ex centrocampista nonché attuale commentatore della Rai - era il 10 aprile 1977, il mio esordio in Serie A con la Fiorentina, contro la Juventus, a neanche 19 anni. Ero emozionatissimo. Dopo venti minuti si fermò il gioco per un fallo e il massaggiatore venne a darmelo”. Di Gennaro scoprì che era illegale solo dopo la squalifica comminata a Fontolan, che all’epoca era un suo compagno di squadra al Verona. Poi l’ex centrocampista è passato alla Fiorentina, dove ha giocato dal 1976 al 1980.
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“Una squadra - ha evidenziato - segnata dalle morti premature di tanti giocatori degli anni 70: Beatrice, Saltutti, Longoni, Ferrante, Mattolini. Un elenco impressionante. Ricordo perfettamente che alla Fiorentina prendevo l’Epargriseovit. Ricordo che mi davano l’Argotone, le gocce che si mettono nel naso, ma mi avvertivano di prenderle entro il giovedì perché altrimenti la domenica sarei potuto risultare positivo. Paura della mia salute? No, cerco di essere razionale, anche in un momento di forte emotività per la scomparsa di Mihajlovic e di Vialli. So che non è facile avere risposte, certezze, rassicurazioni. Le chiedo ai medici. Perché, oggi come allora, io mi fido”.