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Vialli, la retromarcia di Dino Baggio: "Cosa dicono i medici"

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Dopo il timore di morire presto come Gianluca Vialli e Sinisa Mihajlovic, ora Dino Baggio fa marcia indietro. L’ex Brescia, in un’intervista a La 7, aveva parlato del suo timore sull’uso delle sostanze stupefacenti nel mondo del calcio. “Bisognerebbe risalire a quello che abbiamo preso in quei periodi, investigare — aveva detto — Non so se sia dovuto a questo ma il doping c’è sempre stato, bisogna vedere se certi integratori fanno bene oppure no”. Ora però l’ex Juve ha ritrattato in un’intervista a Rai News 24.

 

 

Dino Baggio ritratta: “I medici mi dicono di stare tranquillo”
“Premesso che sostanze doping non le abbiamo mai prese, che facevamo controlli antidoping ogni tre giorni e che noi calciatori non abbiamo vai avuto il dubbio di assumere sostanze strane, bisogna vedere se quegli integratori che prendevamo, del tutto leciti, con l'andare del tempo possono aver creato dei problemi — dice Dino Baggio — Oggi i medici mi dicono che posso stare tranquillo: ho letto un'intervista del dottor Maurizio Vernier della Figc del Veneto che dice che posso stare tranquillo perchè non c’è alcun fondamento scientifico che possa collegare l'insorgenza di tumori con l'abuso di integratori. Per me è una notizia bella".

 

 

Anche Raducioiu a favore di Dino Baggio: “Facevo flebo con liquido rosa”

In merito alla sua iniziale preoccupazione sulle sostanze dopanti negli Anni 90, anche l’ex Milan Florin Raducioiu si era schierato a suo favore: "Facevo flebo con un liquido rosa, lo ricordo perfettamente — ha detto a La 7 — Lo ammetto ho anche preso delle medicine. Chiamerò il medico che ci seguiva a Brescia per saperne di più e capire cosa ho preso negli anni. Non sapevo cosa ci fosse dentro le flebo. Ci è sempre stato detto che erano vitamine, di glucosio per la precisione. A Milano prendevamo altre pillole. L'ho detto prima della morte di Vialli. Dobbiamo domandarci perché si verificano queste morti premature".

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