Juventus, profezia Moggi: "Quanti punti di penalizzazione rischia"
Che impatto può avere l'inchiesta Prisma sugli stipendi in nero sulla Juventus? Le accuse della Procura di Torino, tradotte in un processo sportivo e confermate, secondo alcuni potrebbero portare addirittura alla radiazione del club bianconero. L'ex difensore di Bari, Fiorentina e Rangers Glasgow Lorenzo Amoruso, intervistato pochi giorni fa da Radio Bruno, aveva parlato di "30 punti di penalizzazione" da scontare nel prossimo campionato. Altri sostengono che eventuali sanzioni potrebbero valere già nella stagione in corso, condizionando la corsa alla Champions League.
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Sul tema è intervenuto ora anche Luciano Moggi, un grande ex della Signora. Protagonista già all'assemblea degli azionisti bianconeri, quando consegnò al presidente dimissionario Andrea Agnelli (che oggi ha lasciato ufficialmente le cariche nel CdA di Exor e Stellantis) una chiavetta con dentro "tutta la verità su Calciopoli"), intervistato da Radio Kiss Kiss l'ex dg al timone tra 1994 e 2006, epoca trionfale per il club, tuona: "La Juve al massimo rischia uno o due punti di penalizzazione, ma la storia della retrocessione è una barzelletta! Agnelli? La famiglia è particolare e si fanno la guerra. Quando andai via l'Avvocato della Juve patteggiò per la B incolpando noi".
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Una storia complicata, quella tra Juve e inchieste sportive, che secondo Moggi si starebbe ripetendo con lo stesso canovaccio del 2006. Sul campo, però, Moggi riconosce il valore degli avversari. In particolare, il Napoli capolista a +9 su Milan e Inter e +10 sulla Juve, travolta al Maradona per 5-1. "Dopo venerdì ho mandato un messaggio a De Laurentiis facendogli i complimenti per la vittoria, ma soprattutto per come gestisce la sua società".
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