Andrea Pirlo, "inutile giocare": un complotto in Turchia?
L'ombra del complotto arbitrale contro Andrea Pirlo? E' lo stesso tecnico italiano del Fatih Karagumurk, squadra decima nella SuperLig, la Serie A turca, ad avanzare il sospetto, subito dopo l'infuocato derby del Corno d'oro sul campo del Kasimpasa. Gli ospiti sono in vantaggio per 2-1 fino al 101', quando in coda a un recupero monstre l'arbitro concede ai padroni di casa un rigore. Dal dischetto, Bahoken non sbaglia e fissa il punteggio sul 2-2. Piccolo particolare, lo stadio del Kasimpasa è intitolato al presidente turco Erdogan e molti sospettano, per questo, che ci possano essere arbitraggi compiacenti.
L'ex allenatore della Juventus si è mostrato particolarmente nervoso, già subito dopo il fischio finale. Un fatto piuttosto insolito per chi, come lui, nel suo anno e mezzo in panchina è stato accusato semmai di detrattori di eccessiva flemma, mancanza di personalità che si traduce quasi in distacco rispetto a quanto accade in campo.
Dopo aver protestato a muso duro con il direttore di gara, va in scena in conferenza stampa l'inedito show di Pirlo: "Noi analizzeremo i nostri errori, ma gli arbitri devono anche analizzare e capire perché hanno preso una decisione del genere". Quindi le parole di fuoco e più velenose: "È inutile lavorare tutta la settimana per poi vedere questi episodi. Se vogliono decidere loro le partite è inutile venire in campo". Pirlo ha in mano un piccolo dossier: "In ogni partita del campionato c'è qualche episodio strano, purtroppo non se ne capisce il motivo. Non è che possono lamentarsi solo le grandi squadre come Galatasaray e Fenerbahce sugli episodi arbitrali. Che guardino quello che succede in tutte le partite". Insomma, tutto il mondo è paese.