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Fabian O'Neill, morto l'ex Cagliari e Juventus: cosa gli ha rovinato la vita

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Il calcio italiano piange Fabian O'Neill, scomparso a Montevideo a soli 49 anni. Ex centrocampista di Cagliari, Juventus e Perugia, aveva dato il meglio di é tra 1996 e 2000 in Sardegna. Fantasioso, potente, elegante e dotatissimo, aveva convinto Luciano Moggi a portarlo alla Juventus come alter ego e potenziale sostituto di Zinedine Zidane. Proprio il francese lo ha definito "il calciatore più tecnico con cui abbia giocato". A Torino però non sfonda: poco spazio, poca fiducia, zero continuità. Da lì, ancora relativamente giovane, inizia la sua parabola discendente che lo porta prima al Perugia e poi di nuovo a Cagliari, per una seconda avventura fugace e altamente deludente. Il finale di carriera è a casa, al Nacional Montevideo, proprio dove la sua carriera era cominciata.

Ma O'Neill è ormai un altro giocatore e soprattutto un altro uomo rispetto al ragazzo che aveva fatto impazzire i tifosi rossoblu. Fuori dal campo ha gravissimi problemi di dipendenza dall'alcol, che ne limitano il rendimento e la condizione fisica negli ultimi anni di attività. E soprattutto ne rovinano la vita extra-calcio. La realtà per l'O'Neill ex calciatore è infatti durissima: sperpera tutti i suoi aver tra debiti e ingenua generosità, anche se ammetterà un giorno di essere riuscito a vivere in modo sereno nonostante la povertà e i problemi familiari. 

Commovente il ricordo del Cagliari, la squadra a cui legherà per sempre il suo ricordo: "Orgogliosi di aver potuto ammirare da vicino il tuo genio: puro, cristallino, come i diamanti più preziosi - si legge sulla pagina social del club sardo -. Ci hai fatto innamorare della tua classe, Cagliari non ha mai smesso di voler bene al suo Mago con la '10' sulle spalle. Riposa in pace, Fabian. Per sempre uno di noi".

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