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Mihajlovic e Vialli, Lotito: "Casi legati". Choc: il vaccino nel mirino

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Probabilmente Claudio Lotito non aveva valutato le conseguenze delle sue parole sulla morte di Sinisa Mihajlovic e lo stato di salute di Gianluca Vialli. Pur premettendo di non voler fare l’esperto, anche perché non ne ha i titoli, il senatore di Forza Italia e presidente della Lazio ha offerto un assist clamoroso ai no-vax, che hanno potuto alimentare la loro propaganda come non accadeva ormai da mesi. 

 

 

Lotito ha infatti fatto intendere che le situazioni di Mihajlovic e Vialli “potrebbero essere legate” e ha avanzato un dubbio sui vaccini: “Servono e vanno fatti, ma nessuno sa quello che potranno determinare in futuro”. Una frase che è bastata per sollevare un polverone, con il presidente della Lazio che di punto in bianco è diventato la principale fonte di ispirazione dei no-vax. Sul tema è poi intervenuto anche Giulio Tarro, medico già noto per diverse dichiarazioni fuorvianti sul Covid e la pandemia. 

 

 

Secondo Tarro bisognerebbe “esaminare il quadro oncologico del paziente e valutare com’era prima che gli venissero somministrati i vaccini”. La ricerca di una correlazione è strumentale ed estrema, dato che sia Mihajlovic che Vialli erano a conoscenza dei rispettivi mali da anni prima che scoppiasse la pandemia (Vialli addirittura dal 2017). Fatto sta che i propagandisti no-vax si sono aggrappati a questa cosa, con l’intervento di Tarro che è stato rilanciato anche dall’europarlamentare Francesca Donato. 

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