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Lele Adani massacrato da Avvenire: "Delirante"

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Ora contro Lele Adani scende in campo anche Avvenire, il quotidiano dei vescovi. Nel mirino, va da sé, le telecronace di Qatar 2022 del "capo-ultrà" dell'Argentina campione del mondo, il commento perennemente estatico, soprattutto quando si parla di Leo Messi, capitano e fenomeno dell'Albiceleste. A firmare l'articolo sul quotidiano della Cei è Massimiliano Castellani, che quando cita Adani per la prima volta all'interno di un commento più articolato su Rai e mondiali sceglie il registro dell'ironia: "Ringraziamo, ma non per la sostenibile leggerezza, Lele Adani: grazie a nome di tutto il Paese reale per averci fatto scoprire e poi comprendere che Leo Messi è il più forte calciatore del mondo (insieme a Mbappè, che per Adani magari è uno yogurt francese)", si legge.

E ancora: "Lele, il messiologo, tratta la materia calcistica così come il teologo si occupa della storia delle religioni. Un profeta della chiesa argentina postmaradoniana che ha annunciato in diretta, con a fianco immaginiamo uno sbigottito e ormai esausto Stefano Bizzotto (ultimo reduce della buona vecchia scuola Rai) che Eupalla Diego Armando avrebbe a suo tempo profetizzato: Apparirà un uomo che prenderà il mio posto: Lionel Andres Messi Cucittini. Che vede ciò che gli altri nemmeno immaginano", si punge a pié sospinto nel pezzo. 

 

Finita? Nemmeno per idea: "A questo punto ringraziamo anche quel dirigente Rai di buon cuore, che almeno per il gran finale di Argentina-Francia ci ha risparmiati i 120 minuti, più recupero e rigori, di commento adaniano. Il Lele delirante con grande fairplay ha accettato la scelta tecnica del mister mascherato Rai, con uno sportivissimo non si protesta se si va in panchina. Ma un attimo dopo ha fatto notare il successo personale tributatogli dal pubblico generalista che è appassionato di calcio. Legga i messaggi che ricevo. Decine al giorno. Mi scrivono per ringraziare, commentare, chiedere aiuto", conclude l'articolo di Avvenire nella sua digressione su Lele Adani. No, ennesima conferma: Adani non piace a tutti quanti.

 

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