Francesco Totti, la confessione a Libero: "Cosa penso davvero di Spalletti"
Ma, dì la verità Francé, ti piacerebbe prima o poi tornare a parlare con Spalletti?
«...Certo che sì, so che capiterà e ognuno darà la sua spiegazione. Per il rapporto che abbiamo avuto mi dispiace averlo interrotto così».
Oh, che bello...
«...Anche perché proprio con lui mi sono espresso al massimo, mi ha cambiato ruolo, mi ha fatto fare tantissimi gol, avevamo un rapporto che andava oltre il calcio».
E del suo Napoli che dici?
«Stanno viaggiando a ritmi impressionanti e francamente impensabili. Comunque Spalletti per me rimane uno degli allenatori migliori in circolazione, è difficile trovare qualcuno in grado di mettere la squadra in campo come ci riesce lui. Se la squadra lo ascolterà, arriveranno lontano». "
Peschiamo" Francesco Totti a Doha. Oddio, lui è a Doha, noi nella gelida Milano. Il tramite è Be.Pi Tv, il rampante canale Twitch che ha avuto la capacità di acchiappare il Pupone e portarlo "live" per un'intervista/confessione non banale, gestita dal qui presente insieme al mitico Carlo Pellegatti.
Senti, qui ci sono zero gradi, facci crepare d'invidia...
«Qui siamo a 31. Oggi ho giocato con le "legends" (in questi giorni in Qatar è andato in scena un torneo tra le leggende del calcio ndr) e in generale posso dire che mi è parso un gran Mondiale».
Anche per Ronaldo?
«La storia di Cristiano assomiglia molto alla mia. Stiamo parlando di uno dei più forti della storia e bisogna portargli rispetto. Ha fatto tanto per tutti, ci vogliono modi e tempi giusti. Non ha bisogno dei miei consigli, ma essendoci già passato so cosa si prova quando si viene messi da parte dopo essere stati al top».
Da questo punto di vista Messi si sta gestendo meglio? Come te ha vissuto la carriera sempre in una sola squadra, alla fine però lui ha cambiato club. Ha fatto bene?
«A Barcellona era di un'altra categoria, a Parigi non è quello che abbiamo sempre conosciuto, anche se continua a fare la differenza. Ora sta tornando ai suoi livelli e gli manca solo l'ultimo tassello...».
Vincere il Mondiale fa decisamente la differenza, tu ne sai qualcosa.
«Il Mondiale è la competizione più bella del mondo e io sono stato fortunato ad averla vinta».
La tua Italia, quella del 2006, dove sarebbe arrivata in Qatar?
«Certamente tra le prime 4, eravamo forti».
Sei pronto per il domandone inedito? ...Meglio Messi o Maradona?
«Messi è il più forte al mondo, ma è sotto Diego. Maradona è il calcio».
Scendiamo un filo di livello: l'attaccante più forte della serie A?
«Per me è Osimhen. Quando gli capita la palla segna sempre e poi sa mettersi a disposizione della squadra».
E Zaniolo? In che ruolo deve giocare secondo te? Ancora non l'abbiamo capito...
«Allora siamo in due (ride ndr). Scherzi a parte, per me deve giocare esterno, è "tutta forza"».
Cosa gli manca per prendersi la Roma?
«Gli manca la testa giusta. Nel calcio ci sono le categorie e se vuoi avanzare devi farlo con la testa giusta. Quando cresci fuori dal campo riesci a dare il massimo anche alla domenica».
E Dybala?
«Ha tutte le caratteristiche per esprimersi ad alti livelli. Lo ha già dimostrato e lo sta dimostrando a Roma, si è ambientato da grande campione».
Si parla tanto di un possibile doppio ruolo per Mourinho: allenatore della Roma e contemporaneamente Ct del Portogallo. Cosa ne pensi?
«Se un allenatore ha la possibilità di allenare un club penso sia giusto continuare solo con il club».
E della faccenda Karsdorp che ci dici?
«Non voglio entrarci. Non conosco la realtà dei fatti. Dall'esterno è troppo facile parlare. Le dinamiche le conoscono solo loro. L'allenatore si può permettere tutto».
Ma questa Roma ti diverte?
«Nì... Ti diverti quando vinci, non quando perdi. Non è come ce l'aspettavamo».
Fosse dipeso da te avresti ritirato la maglia numero dieci?
«Spetta alla Roma decidere se ritirarla o no, non a me. Ho sempre detto che indossarla è il sogno di tutti i bambini, ma se il club dovesse decidere di ritirarla mi rimangerei tutto (ride ndr)».
Il "tifoso" Totti l'avrebbe ritirata?
«Da tifoso l'avrei ritirata immediatamente, da giocatore invece spero che un giorno arrivi uno più forte di Totti».
Si parla tanto di un possibile ritorno di Del Piero alla Juve, ma ancora non di Totti alla Roma...
«I matrimoni si fanno in due...».
Non ti hanno mai chiamato?
«Non c'è niente in ballo. Ma sono contento così, l'importante è che facciano un percorso importante. Noi tifosi gli andremo dietro. Per me la Roma viene prima di tutto, l'ho sempre dimostrato con quello che ho fatto».
Effettivamente sei sempre rimasto al tuo posto nonostante i corteggiamenti. Hai mai vacillato?
«Nel 2004 sono stato molto vicino all'addio, ma poi ho scelto di rimanere per chiudere la carriera con la maglia per la quale ho sempre tifato».