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Salvini sa di Mihajlovic in diretta: "Perdonatemi..."

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La morte di Sinisa Mihajlovic irrompe in conferenza stampa, nella sala polifunzionale del governo, mentre il vicepremier Matteo Salvini sta tenendo una conferenza stampa con il sottosegretario Alfredo Mantovano sulla riforma del codice degli appalti, appena approvato dal Cdm. Mentre Salvini sta parlando, sulla necessità si oliare il sistema, inforca gli occhiali perché raggiunto da un messaggio sul telefono, quindi si interrompe, perde il filo del discorso. Il ministro, legato a Mihajolovic da un rapporto di amicizia e stima personale, balbetta un "perdonatemi" mentre, continuando a guardare il telefonino, visibilmente si commuove: "perdonatemi, ma ho appena avuto una pessima notizia su... su...", dunque guarda il portavoce del governo e cede la parola, decidendo così di non condividere con i presenti il motivo del suo sconcerto. 

Quindi, dopo pochi minuti, il leader della Lega affida a Instagram il suo dolore, condividendo una foto in cui è abbracciato all'ex tecnico di Milan, Torino e Bologna. "Non ci voglio credere, stramaledetta bastarda malattia. Buon viaggio Sinisa, campione dentro e fuori dal campo. Se ne va un amico, una persona seria, una persona buona e generosa, un combattente che non aveva paura di dire ciò che pensava. Mai. Se ne va un papà, un marito, un nonno, che lascia in eredità un enorme patrimonio di affetto e di amore, a partire dalla sua splendida famiglia e da tutto il popolo dello Sport. Ci mancherai, tanto. Anzi, sarai sempre con noi.

 

 

 

Tutto il mondo della politica ha avuto un pensiero per l'ex giocatore di Stella Rossa, Roma, Sampdoria, Lazio e Inter, scomparso ad appena 53 anni dopo aver lottato contro una forma aggressiva di leucemia. "Un leone in campo e nella vita. Sei stato esempio e hai dato coraggio a molti che si trovano ad affrontare la malattia - è il ricordo della premier Giorgia Meloni -. Ti hanno descritto come un sergente di ferro, hai dimostrato di avere un gran cuore. Sei e resterai sempre un vincente. A Dio Sinisa Mihajlovic". Anche il presidente del Senato Ignazio La Russa lo descrive come "un grande sportivo, un tenace combattente ma soprattutto un uomo vero che ha affrontato la malattia sempre a testa alta. I calci di punizione, la grinta in campo e la schiettezza tagliente e divertente davanti alle telecamere: di lui conserveremo tanti bei ricordi".

"Tristezza. Ammirazione. Rispetto - scrive su Twitter Enrico Letta, segretario uscente del Pd -. Ci lascia un grande. Ciao Sinisa". "Il nostro cuore piange la scomparsa di Sinisa Mihajlovic - dichiara Paolo Trancassini, deputato di Fratelli d'Italia e presidente del Lazio Club Montecitorio -. Il giocatore serbo è entrato di diritto nella storia della Lazio per la conquista dell'ultimo scudetto e degli altri trofei vinti anche grazie alle sue prodezze. Oltre al lato sportivo, ci piace omaggiare anche l'aspetto umano di una persona leale e sempre a disposizione. Indimenticabili resteranno le sue parole con cui lui - che in anni diversi ha vestito entrambe le casacche delle due squadre della Capitale - raccontava con ferma convinzione di essere tifoso laziale".

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