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Juve, ecco le talpe: i nomi dei giocatori che hanno passato tutto ai pm

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Sono Matthijs de Ligt e Mattia De Sciglio i giocatori che hanno fatto finire nelle mani degli inquirenti gli screenshot di una chat segreta della prima squadra della Juve. Così ha riportato nel weekend La Gazzetta dello Sport, nel messaggio, capitan Giorgio Chiellini ha informato i compagni sullo stato delle trattative con la società per la questione stipendi durante il lockdown. La Juve in particolare, nella primavera 2020, aveva chiesto loro il sacrificio di una mensilità di stipendio, più il differimento di altre tre sulla stagione successiva, con la garanzia di pagare comunque in futuro anche i giocatori che avrebbero lasciato Torino.

“Non parlate di questi dettagli nelle interviste”
“Ciao a tutti, come sapete stiamo parlando con Fabio (Paratici, ndr) e il presidente per cercare di aiutare il club e tutti i dipendenti in questo momento di difficoltà”, esordisce così Chiellini nel messaggio. E ancora: “La proposta finale è questa: ci mancano 4 mesi di salario, 3 mesi pagati in caso che riusciamo a finire il campionato, 2 mesi e mezzo in caso di stop — ha detto il capitano bianconero — Il presidente ha garantito il pagamento di una mensilità il 1° luglio e il resto nella stagione 20/21. Ringraziano davvero tutta la squadra per la sensibilità. In caso di ok, domani avrei un foglio firmato dal presidente dove si fa garante di quanto detto sopra. Per questioni legislative di Borsa, la comunicazione che uscirebbe è solo della rinuncia ai 4 mesi. È chiesto di non parlare delle interviste sui dettagli di questo accordo”.

 

 

Il resto del post di Chiellini
Poi il messaggio di Chiellini prosegue e si conclude così: “Vi arriverà nei prossimi giorni un foglio che vale tutto e niente come quello che abbiamo firmato io e il presidente, dove ci impegniamo a lasciare i restanti mesi di questa stagione. Successivamente, saranno contattati i vostri avvocati o agenti e nello stesso momento saranno firmati i contratti validi per questa stagione e per la prossima. La Juventus farà un comunicato stampa dove dirà che rinunciamo a 4 mensilità per aiutare il club. Grazie di tutto”.

Dybala: “All’inizio molti hanno detto di no alla proposta”
La proposta è stata spiegata da Paulo Dybala, da questa estate alla Roma, nel colloquio con gli inquirenti: "La proposta era quella di non percepire i quattro mesi di stipendio (non ricordo di preciso quali mesi). Noi non eravamo d'accordo perché non volevamo rinunciare a così tanti mesi. L'accordo è stato che di quei quattro mesi ne percepivamo tre nella stagione successiva e uno lo lasciavamo come solidarietà. Quando ci hanno chiesto di rinunciare a quattro mesi, siamo rimasti stupiti e molti di noi hanno detto no”. E ancora: “Abbiamo fatto anche qui una cosa similare – dice ancora Dybala — ricordo di spostare in avanti i mesi senza però togliere nulla, neanche un mese. Non ricordo bene se era obbligatorio o se ognuno decideva per sé. In quel momento io e la Juve stavamo parlando del rinnovo e non andavamo molto d’accordo”. 

Dybala: “Non volevo aderire, ma l’ho fatto”
Dybala poi conclude: “Non volevo aderire a questa operazione sullo stipendio, volevo semplicemente ricevere tutti i mesi il mio stipendio; poi parlando con il mio gruppo di lavoro mi hanno detto: meglio se lo facciamo, abbiamo un buon rapporto con la società, anche per avere migliori prospettive per il rinnovo. Non volevo ma l'ho fatto".

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