Mick Schumacher fatto fuori dalla F1: "Qualcosa di personale"
Alla fine le voci hanno trovato fondamento: Mick Schumacher non correrà più come pilota titolare in F1 nel 2023, dando l’addio alla Haas. Al suo posto il ritorno da pilota ufficiale di Nico Hulkenberg, che nel Circus ha corso per una vita nel 2010 e tra 2012-20, non riuscendo mai però a conquistare un podio. Il figlio di Michael Schumacher lo ha comunicato sui social, usando queste parole: “Questa sarà la mia ultima gara con Haas F1 Team. Non nascondo che sono molto dispiaciuto per la decisione di non rinnovare il nostro contratto – ha scritto – Tuttavia, vorrei ringraziare sia la Haas F1 che la Ferrari per avermi dato questa opportunità. Questi anni insieme mi hanno aiutato a maturare sia tecnicamente che personalmente”.
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Il post di Mick: “Lotterò per tornare in griglia” - E ancora: “Soprattutto quando le cose si sono fatte difficili, ho capito quanto amo questo sport – ha quindi aggiunto il giovane tedesco – A volte il percorso è stato accidentato, ma sono costantemente migliorato, ho imparato molto e ora so per certo che merito un posto in Formula 1. L'argomento è tutt'altro che chiuso per me. Le battute d'arresto ti rendono solo più forte. Il mio fuoco arde per la Formula 1, e lotterò duramente per tornare sulla griglia di partenza”.
Ralf Schumacher: “Steiner non sopporta che Mick sia al centro dell’attenzione” - Riguardo a questa separazione e a come è stata gestita, sono spuntati anche dei sospetti. A tirarli fuori è stato lo zio del pilota tedesco, l'ex driver di Formula 1 con Toyota e Williams, Ralf Schumacher, che già aveva espresso alcune perplessità sul comportamento del team principal italiano Gunther Steiner: "Mick ha dimostrato di avere del potenziale, ma qualsiasi cosa facesse la squadra o Steiner non erano mai soddisfatti — ha commentato il fratello di Michael Schumacher ai microfoni di Sky Deutschland — Questo comportamento non può avere motivazioni normali, deve essere per forza qualcosa di personale. Credo che Steiner non riesca a sopportare il fatto che qualcun altro sia al centro dell’attenzione. È molto, molto felice di essere l'unico in prima linea. Mick era costantemente sotto pressione per non commettere errori, altrimenti non avrebbe potuto continuare a lavorare per la Haas. Quando si è sottoposti a questo tipo di pressione, non si può guidare liberamente”.
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