Gerard Piquè, "ritiro immediato": choc a Barcellona, "cosa c'è dietro davvero"
Un addio improvviso, in piena stagione. Gerard Piqué ha detto basta a 35 anni, e sabato giocherà la sua ultima partita: al Camp Nou contro l’Almeria. Il difensore ex United ha comunicato la sua scelta con un video emozionante: poco più di due minuti concentrati sulla passione di un bambino, che non sognava di fare il calciatore ma di essere un giocatore del Barça. Con un nonno, di cognome Bernabeu, che era stato vicepresidente del club. La scelta dell’addio è arrivata dopo essere retrocesso a quinto centrale — dietro ad Araujo, Koundé, Christensen ed Eric García — come gli aveva comunicato poco tempo fa il suo ex compagno, oggi allenatore, Xavi.
Le attività di Piqué fuori dai campi
Ecco dunque la decisione di lasciare in anticipo, sfruttando appieno la passione di imprenditore di successo. I videogiochi, le start-up, la carne, le produzioni audiovisive, poi con la Kosmos il salto definitivo: l’acquisizione della Coppa Davis per i prossimi 25 anni, con conseguente rivoluzione del torneo. Probabile non abbia più sopportato la voglia di rimanere in panchina, e la reazione l’abbiamo vista anche sabato scorso al Mestalla. Quando il giocatore, in panchina, non era pronto per sostituire Koundé: niente parastinchi, scarpe allacciate, con le telecamere che indugiavano su Sergio Busquets, già uscito, che in panchina cercava di sciogliere nodi intricatissimi.
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Nel futuro ruolo da presidente del Barça?
Un difensore apparso come disinteressato, lontano. Che ha giocato martedì col Viktoria Plzen da titolare, nel mesto addio alla Champions del Barça. Due giorni dopo, quindi, ecco l’annuncio del ritiro. Piqué abbandona ma non sarà un tifoso qualsiasi: ha già detto che tornerà, e tutti pensano a lui nel ruolo di presidente. Lo stesso Javier Tebas, presidente della Liga, ha sostenuto la stessa tesi. Intanto andrà allo stadio a tifare la sua (quasi) ex squadra, per il futuro poi ci sarà tempo.
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