Carlos Alcaraz, "impossibile sorridere": il dramma del tennista
In primavera, dopo una serie di grandi successi, il buonumore sembrava svanito. Prima della rinascita a New York, che gli ha fatto tornare il sorriso. Prima, però, per Carlos Alcaraz c’era stata la sconfitta inattesa del Roland Garros: “Mi sono accorto che non sorridevo più — ha detto lo spagnolo in un’intervista a La Stampa —. Facevo fatica a reggere la pressione delle attese che tutti nutrivano nei miei confronti. Ne ho parlato con il mio allenatore, e abbiamo concluso che quando non mi diverto, le cose per me non girano bene. Ho dovuto ripartire da lì”. Quella con Sinner, potrebbe essere la rivalità del futuro: “Di giovani contro cui penso di giocare grandi partite ce ne sono tanti, e Jannik è sicuramente uno di loro — ha aggiunto il più giovane numero uno Atp a 19 anni — Aggiungerei Felix (Auger-Aliassime), Tsitsipas, Zverev, Medvedev, Tiafoe”.
Alcaraz: la passione per il Real, un ragazzo semplice fuori
Mentre Djokovic e Nadal non sono al tramonto: “No, l'anno prossimo mi aspetto che siano ancora lì, a lottare per chi vince più Slam — aggiunge Alcaraz a La Stampa — Sempre ad altissimo livello”. La grande passione fuori dai campi è il calcio, e come Nadal, Alcaraz è un grande tifoso del Real “In campo sono un laterale d’attacco. Mi piacciono Cristiano, Vinicius, Rodrygo. E Benzema, ovviamente”. Fuori dal campo “sono un ragazzo semplice, sorridente, sempre allegro — dice ancora — Mi piace giocare a golf o starmene a casa con la famiglia e i miei amici, l'importante è avere qualcosa da fare. Tante cose sono cambiate nella mia vita, soprattutto l'attenzione dei media, ma io sono rimastolo stesso”.
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Obiettivo Finals
Fra 10 giorni, Alcaraz debutterà a Torino. Da appassionato, ricordando le Finals, ripensa “al 2014, quando ho avuto l'occasione di vedere delle partite dal vivo a Londra — racconta — l'atmosfera era pazzesca, l'ambiente incredibile. È da allora che desidero provare emozioni come quelle da protagonista”. A fine novembre guiderà anche la Spagna nelle Final 8 di Coppa Davis di Malaga, ma “l’obiettivo principale, a questo punto della mia carriera, sono le Finals di Torino — ha concluso lo spagnolo — Perché ci saranno in campo gli otto migliori del mondo ed è un torneo molto difficile da vincere”.