Inter, Zhang "non vende". Cosa c'è davvero dietro
Steven Zhang che fa: cede o non cede l’Inter? La sua uscita dopo la qualificazione della squadra agli ottavi di Champions è ammiccante: “Non vendo l’Inter”, e ha scatenato la dietrologia. Per la disperazione, secondo Il Giornale, di qualche tifoso che sperava in una sua partenza. Anche l’a.d. nerazzurro Beppe Marotta ha fatto affiorare l’ipotesi che Suning rimarrà. Ma cosa è successo di preciso, se c’è un rosso che balla di 140 milioni nel bilancio e 10 milioni che ogni mese il club brucia tra entrate e uscite?
"Dato mandato a Goldman Sachs": Inter in vendita, chi può comprarla
Inter, Suning uscita rafforzata grazie… alla politica cinese - Secondo Il Giornale, Zhang vuole alzare il prezzo di vendita di un miliardo e 200 milioni, sfruttando il fatto che l’Inter sia tornata squadra calcisticamente seducente. Ha scavallato la qualificazione agli ottavi di Champions, sta ritrovando i campioni (leggi gol di Lukaku), è convinta di trattenere Skriniar (giovedì l’incontro fra le parti, poi la resa dei conti di settimana prossima), la partita sul nuovo stadio di San Siro sta per arrivare a definizione e rappresenta un valore aggiunto. E chissà mai che anche la politica non conti dalla parte del presidente nerazzurro. Non certo quella italiana, ma dal congresso del partito comunista cinese. Si dice che il signor Suning ne sia uscito rafforzato.
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La Cina è vicina (per i milioni) - Zhang dopo la vittoria con il Plzen lo ha detto sicuro: “Qui non si vende”. E ha aggiunto: “Guardate il buon lavoro fatto, come abbiamo rinforzato la squadra, siamo tutti bravissimi”. Ora è pur vero che la pubblicità è l'anima del commercio e Zhang ci prova, ma chissà mai dalle parti di suo papà non abbiano pensato che un piede in Europa va tenuto. “La Cina non è così vicina all'Europa in questo momento politico — si conclude nell’articolo del Giornale — Piantare una bandierina di passione, e magari vederla sventolare, non è un simbolo, piuttosto una strizzata d'occhio al Vecchio Continente. Conta l'immagine più del business. La Cina è vicina, per i milioni (anche quelli da restituire) si vedrà”.