Milan, Giroud non basta: ecco il nuovo centravanti
Gli obiettivi futuri fuori-campo sono quello di ridurre il debito, aumentare le entrate e puntare a giovani di talento. Il Milan continua nella sua linea, anche col passaggio da Elliott a RedBird. Profili verdi e di prospettiva, in piena filosofia Milan. Per il reparto offensivo, si pensa ad Armando Broja, classe 2001 nato in Inghilterra ma di passaporto albanese. Il Milan ne ha già parlato con il Chelsea, che lo valuta sui 35 milioni e sta ragionando sul da farsi. Altro profilo seguito è quello dello svizzero Noah Okafor, 2000 del Salisburgo (che alla squadra di Pioli ha pure segnato al debutto stagionale in Champions, nel match finito per 1-1). Il suo contratto con gli austriaci scade nel 2024 e c'è da battere la forte concorrenza del Leeds.
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Occhi anche su David del Lille
Quindi, c'è Jonathan David, 22 anni, canadese del Lille. Ha detto di sentirsi pronto per il salto in un grande club. Quale, si capirà presto. Il Milan lo osserva e resta alla finestra. Mentre le parole di Ivan Gazidis, Ceo del club di via Aldo Rossi, lasciano sognare: "Siamo sempre in un processo di crescita, questo aumento dei ricavi vuol dire che abbiamo più possibilità per fare il mercato in grande — ha detto il sudafricano, ex dirigente dell’Arsenal — I soldi sono a disposizione per fare investimenti". Un occhio al campo e l'altro ai conti, per far andare di pari passo i risultati: "Se si crea un monte ingaggi su presunzioni che poi non si rivelano giuste, si mette in pericolo tutto l'equilibrio di una società. Noi, invece, vogliamo crescere in ogni area".
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Il tema rinnovi e la necessità di una punta
Secondo in Serie A dietro al sorprendente Napoli di mister Luciano Spalletti e vicino alla qualificazione agli ottavi (servirà non perdere col Salisburgo nell’ultima di San Siro), il Milan ragiona da tempo sulle prossime mosse di mercato. Rinnovi a parte — si lavora insistentemente su Rafa Leao, poi sarà la volta di Ismael Bennacer e Pierre Kalulu — l'operazione rinforzi passerà inevitabilmente per l'attacco, con la dirigenza rossonera pronta a regalare a Stefano Pioli un nuovo numero 9 a cui affidare il futuro. Giroud inizia infatti ad avere una certa età (36 compiuti a fine settembre), Ibra non si sa quando tornerà e come starà e Rebic non garantisce presenze per tutta una stagione, perché vittima di frequenti infortuni. Occorre dunque fare qualcosa.
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