Pressing, Mario Sconcerti e il tifoso dell'Inter aggredito: "Ci sono attenuanti"
Sconcerto a Pressing per le frasi di Mario Sconcerti sull'aggressione subita da un tifoso dell'Inter al termine della gara allo stadio Artemio Franchi contro la Fiorentina, sabato sera. Come noto, un gruppo di tifosi viola ha malmenato un sostenitore nerazzurro, con un uomo che dagli spalti anziché intervenire ha gridato "Buttalo giù". La stessa società viola (al centro di violentissime polemiche con il club nerazzurro per l'arbitraggio) ha condannato il gesto ma il giornalista del Corriere della Sera, tifosissimo della Fiorentina, pur stigmatizzando l'accaduto l'ha in qualche modo giustificato parlando di "attenuanti". Un concetto che in rete ha scatenato le proteste di molti telespettatori di Italia 1.
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"Ci sono le cosiddette attenuanti - ha spiegato Sconcerti, sul filo della provocazione e del paradosso -. Siamo tutti delle persone civili che ogni tanto perdono la testa. Nessuno può dire ammetto la violenza da frustrazione, però ci sono le frustrazioni. La frustrazione è una delle attenuanti". Quindi un parallelo assai rischioso: "In questo Paese esisteva il delitto d’onore, se tu ammazzavi la donna che ti aveva tradito". "Per fortuna la situazione è cambiata", lo interrompe allarmato il conduttore Massimo Calligari, forse intravedendo tra le righe una enorme buccia di banana. E Sconcerti raddrizza parzialmente la barra: "Per carità, che ce lo dobbiamo dire? Meglio precisarlo". Quindi puntualizza: "Qui eravamo a caldo dopo una partita che l’inter doveva giocare in 10. Non si può accusare di inciviltà e fare noi lezioni di civiltà su un avvenimento sportivo discretamente falsato?".
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Monica Bertini però rimane alla frase su delitto d'onore e richiama l'opinionista all'ordine: "Mario, ci stanno guardando in tanti. Dobbiamo essere nel nostro piccolo degli esempi e degli educatori. In nessun modo deve minimamente passare l’idea che un briciolo di violenza possa essere giustificata". "Monica, sembra che il violento sia io se dici cosi - è la piccata risposta di Sconcerti -. Diciamo che sono dei delinquenti, va meglio? Se chiamate me io difendo casa mia. Voi la accusate e io la difendo. Non ho capito, perché lo chiedete a me. Scusatemi, non mi è piaciuto, non mi è piaciuto. Mi state spiegando un’ovvietà".