Serie A? "Nemmeno loro la vogliono": calcio e tv, ombre nerissime
Il declino della Serie A è sotto gli occhi di tutti. Sono lontani gli anni ’90 e i primi 2000, in cui il nostro campionato la faceva da padrone in Europa, collezionando Coppe dei Campioni e Palloni d’Oro. Ormai la Serie A è un campionato di passaggio, con scarso appeal televisivo: nonostante ciò i diritti tv rimangono la principale fonte di reddito delle società, con il mercato interno e internazionale che assicurano 1,1 miliardi l’anno fino al 2024.
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Non sarà però facile aumentare ulteriormente il valore per il prossimo triennio, per questo la Lega ha deciso di sondare il mercato con largo anticipo: “Dopo aver perso meno abbonati del solito - scrive Milano Finanza, che ha analizzato nel dettaglio la situazione - Sky non pare intenzionata a fare follie per aggiudicarsi le immagini in esclusiva. Dazn resta in forte perdita e nella prossima asta non potrà contare sul sostegno di Tim. A dispetto degli auspici del proprietario del Napoli, Aurelio De Laurentiis, gli esperti considerano poco probabile che Apple possa vestire i panni del cavaliere bianco”.
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“E neanche Amazon, Paramount e Netflix - ha aggiunto Milano Finanza - sembrano volersi impegnare oltremodo nella partita per la Serie A”. Un’alternativa potrebbe essere rappresentata dal canale di Lega: “La piattaforma potrebbe essere assegnata contemporaneamente a più broadcaster, garantendo un incasso almeno pari agli attuali 910 milioni”.