Mike Maignan, "dramma" Milan: altro infortunio, quanto starà fuori
Nella stagione più strana di sempre, con un Mondiale organizzato in Qatar tra novembre e dicembre, la regola prevede che si giochi tanto e ci si alleni poco. Con una conseguenza che terrorizza i giocatori e complica notevolmente la vita degli allenatori: i problemi muscolari. Una lista di infortunati lunghissima, resa ancora più illustre dai tre nomi aggiunti recentemente, tra nuovi acciaccati e ricadute: Gleison Bremer della Juventus, Ciro Immobile della Lazio e, da ieri, Mike Maignan del Milan. Il difensore brasiliano, uscito nel primo tempo del derby di Torino (vinto 1-0 dalla Signora), ha rimediato una lesione di basso grado del bicipite femorale della coscia sinistra e dovrà restare ai box per circa venti giorni, sperando nel rientro per la partitissima contro l'Inter del 6 novembre. È andata peggio al bomber biancoceleste, il quale tornerà in campo nel 2023, a causa di una lesione di medio grado a carico del bicipite femorale sinistro. Una tegola per Maurizio Sarri, che non potrà contare sul suo letale terminale offensivo per gare complicatissime come quelle contro Atalanta (la prossima sfida: domenica alle 18), Roma e Juventus.
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ARRIVEDERCI NEL 2023
Per quanto riguarda il portierone rossonero, invece, si tratta di una ricaduta, dato che il francese era pronto a rientrare per la partita di sabato contro il Monza (alle 18) dopo aver saltato le ultime cinque gare tra campionato e Champions League. E invece il suo polpaccio si è infortunato di nuovo in allenamento e rischia ora di restituirlo a Stefano Pioli per il nuovo anno (salterà, tra le altre, le ultime decisive due partite di Champions, contro Dinamo Zagabria e Salisburgo). Ma se gli infortuni di Immobile, Maignan e Bremer sono i più recenti e tra i più pesanti, quello dei guai muscolari pare essere un serissimo problema della stagione in corso. Perché il già citato Mondiale ha costretto le varie squadre a modificare la preparazione atletica e le federazioni a comprimere i calendari, con il risultato di tante partite ravvicinate e poco, pochissimo spazio per i fondamentali allenamenti. Basti pensare che se il girone di Champions League, generalmente, si disputa tra settembre e dicembre, quest' anno la prima fase della massima competizione europea va in scena dal 6 settembre al 2 novembre. Obbligando le squadre che partecipano alle competizioni europee a giocare quasi sempre tre partite a settimana.
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Non è un caso, dopotutto, che tra le più colpite dagli infortuni muscolari ci siano proprio Milan e Juventus, rispettivamente con dieci e sette defezioni per problematiche muscolari all'attivo in stagione (i rossoneri sono la squadra più colpita di tutta la serie A al pari dello Spezia; i meno falcidiati sono Sampdoria e Udinese, con un solo infortunio a testa). Tra le grandi, va meglio al Napoli, che ha dovuto fare i conti solo con tre infortuni muscolari, mentre l'Inter è a quota quattro (come Atalanta e Lazio; la Roma, invece, è a cinque). In totale, i giocatori della serie A finiti in infermeria per problematiche di natura muscolare in questo inizio di stagione sono addirittura 96. Sintomo dell'enorme difficoltà dei calciatori a sostenere il ritmo impostogli dalla stagione. Una situazione che, ovviamente, si estende anche agli altri campionati. Ne sa qualcosa la stella del Bayern Monaco Leroy Sané, che rischia di saltare il Mondiale con la sua Germania dopo aver rimediato una lesione muscolare alla coscia sinistra o, parlando di vecchie conoscenze della serie A, l'ex juventino Dejan Kulusevski, che non gioca con il suo Tottenham da oltre un mese sempre per problemi alla coscia. È anche questo il calcio ai tempi del Mondiale in Qatar...