Agnelli "ha detto no": Kvaratskhelia, simbolo del disastro Juve
“Prendetemi quel ragazzo, è fortissimo”. Maurizio Sarri ci aveva visto lungo nel 2019: lui che a Napoli ha vissuto anni molto importanti aveva segnalato al suo arrivo alla Juventus un certo Khvicha Kvaratskhelia. Sì, proprio lui, il georgiano fenomenale che sotto la guida di Luciano Spalletti è esploso in tempo record, diventando fondamentale per la squadra sia in campionato che in Champions League.
De Zerbi, rissa a bordo campo con l'allenatore del Brentford: "Non toccarli!"
Il Napoli se lo è assicurato con largo anticipo per sostituire Insigne e ha fatto il colpo del decennio probabilmente. Non è un caso che i partenopei siano ancora imbattuti dopo 13 partite stagionali, con 11 vittorie (compreso un clamoroso 4/4 in Champions) e soltanto 2 pareggi. “Più lo vedo e più mi viene in mente George Best”, ha sentenziato Francesco Repice durante la radiocronaca di Napoli-Ajax, con il georgiano che ha fatto letteralmente ammattire i malcapitati avversari olandesi.
Hojlund, Scalvini e Okoli oro di Gasp: la nuova Atalanta va a 2000
Arrivato da semi-sconosciuto, Kvara ci ha messo pochissimo per accedere i riflettori del calcio che conta su di sé. E pensare che praticamente nessuno credeva potesse fare questa differenza. Sarri però aveva intravisto qualcosa, dato che nel 2019 lo aveva scovato nel Rustavi, squadra minore georgiana dove militava un Kvara appena maggiorenne: voleva portarlo subito a Torino, ma non se ne fece nulla.