Milan, incubo Champions: Chelsea e arbitro, altro ko
Il Milan perde ancora contro il Chelsea: nello 0-2 di San Siro gli uomini di Pioli rivivono gli incubi Champions. Quelli di Londra, quando i Blues di Potter trionfarono 3-0 sfruttando tutti gli errori difensivi dei rossoneri. E quelli della scorsa stagione europea. La gara con i londinesi ricorda da vicino la beffarda sconfitta interna contro l'Atletico Madrid, nell'autunno 2021: stessa buona partenza dei padroni di casa (l'anno scorso con gol), poi un errore dell'arbitro a condizionare il resto della gara.
Momento decisivo al 21', quando Tomori si fa imbucare alle spalle da Mount e per recuperare lo strattona leggermente. L'inglese tira, Tatarusanu para ma per l'arbitro tedesco Siebert è rigore (ci sta) ed espulsione (francamente esagerata). Dal dischetto Jorginho non sbaglia. Giroud ha l'occasione buona per pareggiare ma sbaglia e pochi minuti dopo è Aubameyang, vecchio volpone ex primavera del Diavolo, a chiudere di fatto i conti dopo una splendida azione corale. Pioli toglie Diaz per Dest, Leao e Giroud sono troppo isolati, il Chelsea sfrutta il vantaggio numerico e nella ripresa sfiora più volte il tris, anche se il Milan ha un paio di occasioni per riaprire clamorosamente il discorso.
Non cambia però l'impressione di una squadra, quella inglese, più pronta e matura per certi palcoscenici, oltre che capace di accelerazioni ancora sconosciute ai club italiani. Resta la rabbia dei rossoneri per l'arbitraggio e una timida speranza data dalla classifica. Il Chelsea sale a 7 punti in vetta al Gruppo E ma il pareggio tra Salisburgo e Dinamo Zagabria (1-1) lascia tutto aperto: ai rossoneri, terzi a quota 4 a -2 dagli austriaci, serviranno però due vittorie a Zagabria e in casa con il Salisburgo per qualificarsi agli ottavi.