La Juventus crolla anche in Champions: ko 2-0 col Maccabi, le voci su Allegri
La Juventus non risorge in Israele: il Maccabi Haifa batte 2-0 i bianconeri e per Max Allegri sembra il De Profundis non solo sulle speranze di qualificazione agli ottavi di Champions League (la Signora è ultima per differenza reti negli scontri diretti con gli israeliani a 3 punti, con Psg e Benfica a 7 punti e una gara da giocare in più) ma sul suo futuro in panchina. Il match decisivo, almeno per il terzo posto che varrebbe Europa League, dura una manciata di minuti: Atzili segna al 7', al 24' si fa male Di Maria costretto a uscire per l'ennesimo infortunio muscolare. Entità da verificare, ma restano ombre pesantissime sulla sua partecipazione al Mondiale in Qatar con l'Argentina e al proseguio di una stagione maledetta. Chiude il conto al 42' ancora Atzili. Di fatto, il sigillo al tornado #Allegriout che esplode nuovamente sui social.
Nella ripresa il tecnico livornese prova le mosse della disperazione, chiude con 4 punte e 2 difensori di ruolo ma l'impressione è quella dell'ultimo anno e mezzo: squadra slegata, senza idee né mordente. Forse nessuno gioca contro l'allenatore, ma di sicuro nessuno gioca come sa e come potrebbe, anche per colpa della guida tecnica.
"Oggi c'è solo un risultato utile: vincere", aveva detto pochi minuti prima dell gara l'ad Maurizio Arrivabene. "L'allenatore? Bisogna evitare scelte emozionali, analizzare i problemi uno alla volta e tutti insieme trovare delle soluzioni. Cercare a tutti i costi un colpevole in questo momento sarebbe sbagliato per le partite future. C'è fiducia assoluta". Parole che alla luce di quanto poi accaduto sembrano sempre più di facciata. Lo stipendio, 7 milioni netti, pesa su un possibile esonero. Forse qualcuno in società spera che Allegri si dimetta per aprire con meno patemi una nuova pagina. La sensazione è che più giornate passeranno senza prendere una decisione, più la Juve si ritroverà in un cul de sac. "Sabato prossimo avremo il Torino, un'altra gara importante, ma dobbiamo concentrarci partita per partita e ritrovare lo spirito che deve avere la Juventus, ovvero quello di vincere - era la riflessione di Arrivabene -. Bisogna superare questo momento, oggi è fondamentale ritrovare lo spirito Juve. Le assenze di Pogba e Chiesa pesano moltissimo, ma non deve essere nel nostro dna lasciar correre e aspettare che arrivi la pausa. Al contrario, bisogna spingere fino alla pausa e non aspettare che arrivi la pausa". Sarebbe troppo tardi.