Red Bull, due stagioni di favori Fia: ecco l'elenco che scatena il sospetto
Fia-Red Bull, due stagioni fatte di ‘favori’ in pista. Quelli che Milton Keynes negli ultimi due anni ha ricevuto in più di un’occasione. Concedendo comunque il merito a un team che è riuscito a trovare un’auto già forte in inverno, per poi spiccare il salto definitivamente dall’Ungheria in avanti. Nella mente di tutti, rimane il controverso finale di Abu Dhabi: la rimozione in fretta e in furia della Williams di Latifi, lo sdoppiamento errato delle vetture, prima dell’ultimo giro che ha fatto entrare l’olandese nella storia. Ma non solo.
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Nel 2021 si ricordano Jeddah e Spa
Se Masi l’anno scorso si era reso protagonista di errori dall’una e l’altra parte, in favore della Red Bull si ricorda la mancata sanzione a Verstappen (che tamponò volontariamente Hamilton quando doveva restituirgli la posizione) a Jeddah, o la gara di Spa sotto al diluvio che venne conteggiata con due soli giri dietro alla Safety. Gran Premio che permise all’olandese di prendersi il punteggio dimezzato massimo, contro il terzo posto dell’inglese della Mercedes. Alla fine dell’anno, il direttore corse australiano è stato mandato via. E oggi ci sono Eduardo Freitas e Niels Wittich, assistiti da Herbie Blash (il vice per anni di Charlie Whiting), seppur i passi indietro siano sempre gli stessi.
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Monza, Singapore e Suzuka nel 2022
Se infatti pensiamo a questa stagione, al di là dello sforamento per il budget cap, di recente sono emersi tanti dubbi sulle tempistiche decisionali di Singapore e Suzuka. Per scoprire che il primo posto di Sergio Pérez a Marina Bay era stato confermato, ci sono volute tre ore, per la sanzione comminata a Leclerc domenica solo cinque minuti. E come non parlare del finale dietro alla Safety di Monza, che ha permesso a Verstappen di chiudere tranquillo al traguardo dopo il ritiro della McLaren di Daniel Ricciardo. Insomma, tanti errori e decisioni spesso contrastanti in episodi spesso molto simili. In Fia c’è (tanto) da cambiare.