Formula 1, la talpa che ha fregato Red Bull: qui può crollare tutto
C’è grande fermento in Formula 1 per quanto concerne il budget-gate. Domani, mercoledì 5 ottobre, si conosceranno finalmente le intenzioni della Fia nei confronti della Red Bull, che è accusata di aver sforato, e anche di molto, un budget cap della scorsa stagione: in questo modo la casa austriaca avrebbe tratto un vantaggio illecito nello sviluppo della monoposto.
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Parlando con la stampa tedesca, Helmut Marko ha ammesso che ci sono “alcuni punti” in cui la Red Bull ha interpretato il regolamento “in modo diverso” dalla Fia, ovvero sullo sviluppo tramite collaborazioni con aziende esterne. “Abbiamo diverse aziende - ha dichiarato Marko - come Red Bull Advanced Technologies, Red Bull Technology e Red Bull Powertrains. Per noi è importante separarle molto chiaramente in termini di costi del personale”. Stando a quanto riporta il Corriere della Sera, la casa austriaca sarebbe più preoccupata per le fughe di notizie che per le possibili sanzioni.
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“Come fanno Mercedes e Ferrari a conoscere i nostri conti?”, si chiedono all’interno della Red Bull, i cui dettagli importanti sono finiti in mano ad altre squadre. Il sospetto è che tutto sia partito dalla Mercedes e quindi da Shaila-Ann Rao: quest’ultima è segretario generale per il Motorsport della Fia dallo scorso giugno, ma prima era una super consulente di Toto Wolff.