Romelu Lukaku fa tremare l'Inter: come sta davvero
L’infortunio tormenta ancora Romelu Lukaku. Quella distrazione dei flessori della coscia sinistra in allenamento, dopo il match esterno perso all’Olimpico contro la Lazio, non accenna a placarsi. L’Inter non vuole rischiare il belga, e lui ha altre paure per la testa. I 20 giorni inizialmente stimati come sufficienti perché la punta recuperasse, si sono trasformati in uno stillicidio: prima il tempo per ristabilirsi si è dilatato a un mese, adesso ne occorrerà ancora un po' in più. E il giocatore ex Chelsea, dunque, non sarà presente neanche stasera alle 21, quando l’Inter se la vedrà contro il Barcellona di Xavi a San Siro.
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Lukaku non ha fretta e… pensa al Mondiale
Il segnale di via libera non è arrivato dal giocatore, e Inzaghi, preoccupato per i risultati della squadra nell’avvio di campionato (le quattro sconfitte delle prime otto giornate), non vede l’ora di riaverlo in mezzo all’attacco per portargli punti pesanti. Il fatto però che Lukaku abbia continuato solo ora a lavorare da solo, è stata la peggiore notizia che il tecnico ex Lazio potesse ricevere. La struttura fisica potente di ‘Big Rom' lo costringe a centellinare ogni sforzo, lo invita alla cautela e a non avere fretta. Ecco perché, considerato che sullo sfondo c'è il Mondiale con il suo Belgio, non c'è volontà di accelerare il rientro né di sottoporsi a uno stress tale da farsi ancora male.
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Lukaku, tre partite di A e poi lo stop
L’assenza di Lukaku si vede eccome. Proprio il belga, nell’avvio di campionato, è stato decisivo nella trasferta vinta all’ultimo a Lecce (trovando il gol al 1’ del momentaneo 0-1) e con l’assist a Lautaro Martinez contro lo Spezia. Poi il primo k.o. di stagione della sua squadra, contro la Lazio, dopo Lukaku è stato in campo per 69’. Da lì, l’infortunio che lo ha messo fuori causa per il derby contro il Milan, vinto dai rossoneri per 3-2.