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Claudio Ranieri fa il nome: "Chi mi ha rovinato all'Inter"

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"La mia esperienza all’Inter? Mi rovinò Thiago Motta”. Lo dice così, a sorpresa, Claudio Ranieri, che si racconta in una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, ricordando quando fu allenatore dell’Inter tra 2011 e 2012. “Partimmo bene bene bene — racconta — Le cose cambiarono quando a gennaio Thiago decise di andare al Psg. Eravamo d’accordo che sarebbe partito a fine stagione, ma lui cambiò idea e fece pressione sul presidente che lo accontentò”. Così senza l’italo-brasiliano "saltarono gli equilibri in campo, come un orologio nel quale si inceppa un singolo elemento e l’intero meccanismo ne risente”. 

 

 

Ranieri: “Mourinho? Galvanizza, l’Olimpico pieno per lui”
Ranieri arrivò dopo l’esonero di Gian Piero Gasperini. Due stagioni dopo il Triplete conquistato da José Mourino: “Ora José è più riflessivo, consapevole, si cambia — dice Ranieri ancora — E perfettamente aderente al progetto dei Friedkin. Lui gioca per vincere, la sua carriera è segnata da successi straordinari, tuttavia sa bene che in questa fase della Roma ci sono gli ostacoli, i limiti imposti dal Fair Play Finanziario... Mourinho è un galvanizzatore unico, inimitabile, l’Olimpico si riempie per lui, più che per la squadra. La Roma aveva bisogno di Mourinho e probabilmente Mourinho della Roma, di una tifoseria che si è data a lui senza riserve”.

Come Ranieri cambiò il Leicester, facendogli vincere il titolo
Ranieri fu anche l’allenatore dell’impresa del Leicester, vincitore nella stagione 2015-16 del titolo di Premier League. “Contribuirono tanti fattori — ricorda alla Gazzetta — A partire dal presidente che mi consegnò la squadra quando era ancora in ritiro, all’improvviso aveva mandato via l’allenatore. Il Leicester era salito la stagione precedente in Premier e in seguito si era salvato all’ultima giornata. Cambiai alcune cose, gradualmente, ma radicalmente. I terzini, innanzitutto, poi intervenni su Simpson e Fuchs. Quindi decisi di trovare posto al giovane Kanté, un motorino inesauribile. Prima lo provai all’ala sinistra, quindi lo misi centrale di centrocampo, e insieme a Drinkwater formò una coppia sensazionale”. 

 

 

Ranieri e la storia delle pizze offerte ai suoi giocatori
E ancora sul Leicester: “Quei ragazzi stavano bene insieme, si aiutavano — dice ancora — Se Mahrez si accentrava, Okazaki andava a coprire il suo lato. Nelle prime settimane spiegai alla squadra che non bisognava mollare mai, recepirono in fretta il messaggio. Riuscirono a trasformare tanti 0-2 in pareggi o in vittorie”. La storia delle pizze offerte quando la squadra non prendeva gol “è nota — conclude Ranieri alla Gazzetta — Trovai una pizzeria che dopo le prime settimane decuplicò le entrate. Se non ricordo male quell’anno perdemmo solo tre volte, due con l’Arsenal e una col Liverpool”.

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